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E Guerra racconta a Cervia Penelope e l' universo donna

Notizia pubblicata il 12 agosto 2008



Categoria notizia : Turismo


CERVIA - «La donna è un universo misterioso che ti riempie di domande senza risposta». Tonino Guerra ha sempre amato le donne. Le ha descritte, raccontate, disegnate. Nelle poesie, nei racconti, nei film, nei pastelli.

Di donne parlava spesso con Fellini: «Durante le sedute di sceneggiatura - scrive il poeta - ogni tanto ci mettevamo a conversare della donna, questo mondo che ci teneva avvolti e pieni di ammirazione confusa e ignorante: quando poi tornavo a caso appuntavo quello che risultava di più magico di quei discorsi sgangherati». Parte di quegli appunti sono confluiti in un bel libretto, «Arrivano le donne», che stasera Tonino Guerra racconterà al pubblico di Cervia (piazzale Salinari, h. 21.30). In realtà lo sceneggiatore amato dai grandi del cinema ne presenterà due, di libri, editi dal fedele Bracciali di Arezzo. L' altro è «Odiséa», il poema in dialetto che ripercorre il viaggio di Ulisse in maniera immaginifica. C' è però un legame fra i due nuovi componimenti di Tonino. Un filo che riguarda la presenza di una donna, Penelope, che esce dai versi di entrambi i testi. Secondo Guerra, Penelope è la donna della letteratura più conosciuta. L' interprete capace di tener avvinto a sé il proprio uomo pur nella lontananza. Il poeta utilizza una metafora efficace: «Certo, le donne fanno fischiare le orecchie a noi uomini». E prosegue con un verso di soave delicatezza: «E' dolce sapere che un' anima femminile ti pensa perché ti vuole bene e pensando ti chiama, ti ricorda che ti ama e desidera che tu torni». Così è Penelope che, mentre Ulisse è lontano, «c' è qualcuno che lo ama tanto da dedicare il suo tempo e la sua fatica a tessere un' inutile tela che però la fa restare legata al suo uomo». Sentimenti di amore e devozione che si ritrovano nell' ultima «cantèda» di Penelope nell' odissea guerriana con la descrizione dell' incontro con Ulisse. «D' improvviso si abbracciano - scrive in dialetto con traduzione a fianco - e Ulisse ha paura di stringerla per non farle male, lei invece gli sta aggrappata con tutto l' affetto accumulato nella lunga attesa. Quando si staccano commossi per dirsi tante cose belle le bocche tremano, e basta». Come ha scritto Elsa Morante, Tonino Guerra «è l' Omero della civiltà contadina».

Photo by: http://www.flickr.com/photos/mejiaperalta/