Santarcangelo nuove regole per gli esercizi commerciali. Il suolo pubblico del centro? Non devepiù essere una jungla
Notizia pubblicata il 16 maggio 2008
Categoria notizia : Turismo
NO A TAVOLI e arredi esterni per bar e ristoranti del centro storico, se possono creare disagi o comunque tensioni con i residenti. Più attenzione al decoro da parte di negozi e attività commerciali in genere. E d'ora in poi chi sarà in ritardo col pagamento dell'imposta sul suolo pubblico non avrà più alcuna autorizzazione.
Sono le modifiche che il sindaco Mauro Vannoni e tutta la giunta comunale di Santarcangelo vogliono apportare al regolamento sul suolo pubblico. Modifiche che saranno messe al voto in consiglio comunale, e che ieri mattina sono state illustrate a Confesercenti. Ma per il primo cittadino e per l'assessore alle attività economiche, Graziella Biagetti, indietro non si torna. D'ora in poi si potranno 'allargare' all'esterno soltanto quei pubblici esercizi che non danno problemi ai cittadini.
Prima di concedere l'autorizzazione per l'uso del suolo pubblico ai bar e ai ristoranti il Comune accerterà dunque che non vi siano già conflitti o tensioni con i vicini, e soprattutto che sia 'salvaguardato' il riposo dei residenti. Inoltre, per poter ottenere l'autorizzazione, mettere tavoli e arredi all'esterno il locale dovrà dimostrare di non creare intralcio al traffico, e in particolare ai mezzi di soccorso. «In pratica – sintetizza Vannoni – per il rilascio del permesso sarà preso in considerazione il rapporto con l'ambiente circostante, e il rapporto con i residenti».
Le modifiche al regolamento miglioreranno poi alcuni aspetti tecnici, e renderanno più agevole l'utilizzo dello suolo pubblico ai pubblici esercizi che hanno i requisiti per sfruttarlo. Novità anche per i negozi, che con le variazioni introdotte nel regolamento dovranno avere molta più cura e attenzione, evitando di usare arredi e oggetti impropri (scaffali, scatoloni, etc…) davanti alle vetrine. Tutte misure che, sottolinea Vannoni, serviranno a «garantire una corretta e civile coesistenza fra i residenti e le attività economiche».
Già in passato il sindaco aveva richiamato i locali all'ordine, con varie ordinanze, ma ora, con le modifiche al regolamento, i pubblici esercizi che non si adeguano rischiano di non ottenere l'autorizzazione per tavoli e arredi esterni. Stesso rischio lo correranno, d'ora in avanti, anche i locali in ritardo con il pagamento della Cosap (l'imposta sul suolo pubblico). «Valuteremo attentamente le modifiche proposte dal Comune – sottolinea Flavio Baldelli della Confesercenti – In linea di principio possono essere anche giuste, ma noi faremo le nostre osservazioni».
(foto di http://www.flickr.com/photos/passionart)