Gabicce Monte Il 'Marechiaro' risorge. Ristorante e centro benessere in un simbolo della Riviera

CELENTANO, Peppino di Capri e Califano forse non torneranno più, di sicuro il «Marechiaro», dancing mito degli anni '60 tornerà  a splendere come ristorante-centro benessere. L'obiettivo é fissato per il marzo 2010, un anno e mezzo di lavori, per un investimento di 5 milioni di euro da parte della proprietà  dell'edificio, il gruppo Beghelli di Bologna.

Il cantiere aprirà  quest'oggi ed il progetto dell'architetto Mattioli prevede un piano di recupero dei tre livelli che dal promotorio di Gabicce Monte degradano verso il mare. E' uno dei luoghi più suggestivi della riviera, per certi versi anche un luogo simbolo del turismo non solo gabiccese.

DAI FULGORI del passato ad un presente di chiusura, abbandono e degrado. Il piano di recupero approvato in consiglio comunale ed un progetto che prevede un ristorante con piscina, un centro benessere, un parcheggio sotterraneo ed un appartamento, definito «del custode», con splendida e forse unica vista sul mare.

«Il nostro obiettivo — sottolinea il progettista architetto Giorgio Mattioli di Verona — é mantenere in ogni parte della struttura lo splendido rapporto con il mare ed il paesaggio». Nell'area, sottoposta a vincolo ambientale, «non si prevedono ulteriori edificazioni rispetto all'esistente», mentre «le aree esterne dovranno essere risanate».

In realtà  lo sviluppo dell'intervento é in gran parte interrato, soprattutto nel gradone più basso (-6,50 metri rispetto all'accesso a Gabicce Monte), dove saranno realizzati il centro benessere, l'autorimessa e l'appartamento. Nella fascia centrale (-3,20 metri) sono invece previsti, da progetto, il bar-ristorante con un'ampia terrazza e la piscina.

«IL PROGETTO — scrive l'architetto Mattioli — prevede un prospetto a valle interamente finestrato che privilegia l'affaccio verso il mare e alleggerisce l'impatto naturale. Non aggiunge nuovi volumi fuori terra e ripropone la nuova edificazione su quella esistente». L'espansione interrata ha come obiettivo «l'ampliamento dei servizi accessori all'attività  economica prevalente, in maniera coerente con un rientro economico rispetto all'investimento».

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