L'ira dei commercianti contro i nuovi chioschi. Le associazioni: «Siamo già in troppi»
Notizia pubblicata il 07 marzo 2008
Categoria notizia : Turismo
IL COMMERCIO della Regina rischia il collasso per l'eccesso di licenze e ora sono in arrivo i nuovi chioschi per piadina e gastronomia. Le categorie tuonano e fanno sentire la propria voce dopo un inverno al lumicino e con un'estate che si annuncia ricca di concorrenza e eccessivo libero mercato con almeno 100 nuove attività ai nastri di partenza (50 subingressi e 50 licenze ex-novo), con alcuni hotel in fila per ottenere la licenza da ristoranti ma soprattutto ora con cinque nuovi chioschi in zone strategiche della città .
«Non c'é lavoro per tutti e la crisi nazionale deve far riflettere - spiega Gilberta Galli, segretaria Confesercenti di Cattolica - l'amministrazione sta allestendo questo bando per nuovi chioschi senza averci convocato ma noi siamo contrari. I nuovi chioschi porteranno via lavoro ai già tanti ristoranti presenti, per non parlare della possibilità che alcuni hotel diventino pure ristoranti. Inoltre già ci sono rosticcerie e gastronomie che fanno mangiare i propri clienti in loco senza poterlo fare». Il bando per cinque nuove piadinerie riguarderà tutta la città in quanto le nuove attività saranno destinate a cinque zone strategiche della Regina (porto, mare, zona Navi, centro, lungomare).
«Ma con che criterio l'amministrazione assegnerà cinque nuove licenze? - chiede Maurizio Gabellini, segretario Confcommercio cattolichina - Non sarà solo una questione di puro interesse per il Comune che vuole incassare quattrini con la tassa sul suolo pubblico? D'altronde qualcuno sembra non voler capire che il commercio é in crisi e si continuano a fabbricare negozi e immobili commerciali come se nulla fosse».
E proprio l'interesse su suolo pubblico ed introiti potrebbe rappresentare l'ago della bilancia che penderà sulla scelta amministrativa. Si prevede un suolo pubblico di oltre 25.000 euro a chiosco in un anno e dunque é presto fatto il conto di quanti euro il Comune si ritroverebbe ad incassare poi in futuro. Una risorsa alla quale difficilmente si potrà rinunciare a palazzo Mancini con i tempi che corrono e con le casse comunali sempre in situazione precaria.
(foto by http://www.flickr.com/photos/cronai)