Diciotto milioni di tedeschi in rotta verso Cattolica
Notizia pubblicata il 05 luglio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
CATTOLICA e l’Adac (associazione automobilistica tedesca con 18 milioni di iscritti in tutta la Germania) sono vicinissime a un accordo per aprire in Italia la seconda sede ufficiale promozionale dell’associazione.
Ancora una volta intermediario e vero sostenitore dell’iniziativa è Mario Tebaldi, albergatore, ex-assessore al Turismo della città ma soprattutto amico personale del presidente tedesco dell’associazione, dal quale ha già ricevuto una lettera personale.
«La prima sede ufficiale è a Milano e fino a oggi è rimasta l’unica — spiega Tebaldi —. L’idea di massima è quella di dare spazi all’interno del nostro palazzo del turismo in via Mancini per l’apertura di un secondo ufficio. I vertici dell’Adac si sono già detti disponibili ed ho ricevuto una lettera con questa intenzione. Stiamo per definire il tutto, ma con le elezioni di mezzo ci siamo presi un po’ di tempo in più. L’Adac invierebbe un suo emissario conoscitore della lingua italiana ed in grado di lavorare a Cattolica a disposizione di tutti i suoi associati».
Ma cosa provocherebbe l’apertura di un ufficio del genere a Cattolica? «Innanzitutto una promozione in tutta la Germania vastissima — spiega Tebaldi — perché a ogni automobilista tedesco verrebbe segnalata la destinazione di Cattolica e la sua ospitalità con un ufficio specializzato. Per ogni associato, infatti, l’Adac nei paesi stranieri mette a disposizione con questi info point assistenza tecnica, turistica e meccanica, ma anche sanitaria e logistica. Inoltre — continua Tebaldi — potremmo averne dei vantaggi anche nell’incoming turistico. Questo collegamento infatti, per molti automobilisti tedeschi, potrebbe diventare un incentivo alla vacanza a Cattolica in auto. È un altro canale aperto che va percorso per rilanciare la nostra immagine in Europa».
Gli spazi non mancano nel palazzo del turismo appena inaugurato, e l’emblema dell’Adac sarebbe un’ulteriore gemma per la promozione turistica. Tebaldi torna anche sull’argomento turismo mo, coinvolgendo nella discussione anche il settore extra alberghiero: «Tutti lavoriamo con il turismo, tutti dobbiamo fare promozione — dice l’ex-assessore —: anche il commerciante, il barista e il bagnino devono recarsi in fiera, fare sistema e credere nel prodotto Cattolica. Non si può pretendere che i clienti piovano dall’alto, non è più quel tempo. Abbiamo perso terreno negli ultimi anni, dobbiamo recuperarlo. E gli altri concorrenti a noi vicini non aspettano.».
Meglio dunque ripartire alla svelta e l’accordo con l’Adac è già una bell’inizio.
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