Cattolica Calcio. Allo stadio per giocare e fare i compiti

ALLENATORI ma anche maestri, professori e tutor. Lo stadio si trasformerà  in una grande scuola di vita ma anche di compiti a cielo aperto per Pulcini e Giovanissimi.

L'idea del Cattolica Calcio parte da lontano e conferma che la nuova società  mette al centro i ragazzi, e le loro famiglie, e non il profitto o la vittoria sul campo. Anzi pare proprio che in questo caso non siano i primi, i più forti, a interessare i quadri dirigenziali giallorossi ma gli ultimi, magari spesso quelli che finiscono in panchina.

«Vogliamo rifondare il settore giovanile - spiega Andrea Mancini - dove penseremo soprattutto al bene ed all'educazione dei ragazzi e non al profitto o al successo sportivo. Da noi giocheranno tutti, proprio tutti. Inoltre promuoveremo un dopo-scuola allo stadio dove metteremo a disposizione per i nostri iscritti anche insegnanti e docenti. Per sostenere nelle studio anche quei ragazzi che purtroppo a casa non hanno una situazione familiare ideale e che incide anche su calcio e libri. Incontreremo i dirigenti scolastici nei prossimi giorni per pianificare il prossimo anno calcistico e scolastico insieme.

Abbiamo notato che purtroppo molti dei nostri ragazzi vengono all'allenamento senza essere accompagnati da alcun genitore e spesso si cela dietro a questo piccolo particolare una situazione difficile in famiglia. Che poi influisce anche sullo scarso andamento scolastico del ragazzo stesso». La società  stessa era salita alla ribalta delle cronache qualche mese fa per la decisione di coinvolgere le rappresentative juniores nelle iniziative Caritas di S.Pio V a Cattolica. Una squadra come punizione in seguito a una rissa servì alla mensa Caritas. lu.pi.

(foto di http://www.flickr.com/photos/auro)