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Caterina Balivo: Lui mi corteggiava Ma non ci provava mai

Notizia pubblicata il 15 agosto 2009



Categoria notizia : Spettacoli


Caterina Balivo, il primo amore non si scorda mai o il secondo è più bello ancor?
«Il primo è il primo, non si scorda mai».
Nel suo caso...?
«Si chiama Sebastian, io avevo 17 anni lui 23. Lavorava all’estero, era tornato ad Aversa, capelli ricci, bellissimo. Mi ha corteggiato per tanti mesi e io non capivo perché continuavamo a uscire e non ci provava mai. L’ho capito solo molto tempo dopo: evidentemente era fidanzato con tante altre e doveva ‘sistemarle’».

Come è continuata?
«La nostra storia era perfetta, io ero innamorata persa. Poi è venuta Miss Italia, io sono andata a Roma per lavoro e le cose sono cambiate. Non ero più la ragazzotta del liceo di Aversa. Lui ha cominciato ad avere problemi di gelosia perché nel frattempo si era davvero follemente innamorato di me».
E lei?
«Ci siamo lasciati, non era più sostenibile. Ho continuato a fare la mia vita. Le cose cambiano».
Cos’ha il primo amore che i successivi non hanno?
«La freschezza, la mancanza di aspettative, di calcolo, la leggerezza... Ti butti a capofitto e basta».
Calcoli? Quali calcoli?
«Dopo ci sono più paletti. Cominci a chiederti: andrà bene? Quanto durerà? A mano a mano che invecchi l’istinto vien meno e subentra la razionalità».
Più bello il secondo o il primo amore?
«Il primo è il più bello, il più spontaneo, il più fresco...»
La Caterina di oggi che consigli darebbe alla Caterina di allora?
«Le direi: ‘Ti dovevi fare meno problemi, da tutti i punti di vista...’»
Anche da quel punto di vista lì?
«Soprattutto da quel punto di vista lì».
Un aneddoto divertente?
«Domenica pomeriggio dobbiamo vederci a casa sua. Lui andava spesso in Albania per ragioni di lavoro e quella volta stava appunto tornando da lì. Era il 1997. Viene a prendermi a casa e quando scende vedo che l’autista prende la sua valigia e strappa la classica etichetta dell’aeroporto. Faccio in tempo a buttare l’occhio e leggo ‘FCO’, cioè Fiumicino. La cosa non mi quadra perché lui mi aveva detto di essere andato in nave. Poi a casa sua madre dice: ‘Eh, chissà cos’avrà combinato con i suoi amici francesi...’. A quel punto scappo in lacrime. Lui mi ha cercato per tre giorni e alla fine mi ha mostrato un biglietto di nave dall’Albania. Non so come abbia fatto a procurarselo, probabilmente se l’è fabbricato... Comunque ha sempre negato un suo eventuale tradimento. Ancora oggi, a distanza di anni, ogni tanto gli chiedo: Sebastian, ma quella volta dove sei andato? Adesso puoi dirmelo... Ma lui ogni volta mi risponde: In Albania... Ho motivo di credere che la nostra relazione sia stata per lungo tempo molto affollata...».
La gelosia è inevitabile in un rapporto?
«Io ero molto gelosa di lui perché era un ragazzo molto corteggiato. Poi ho scoperto che la donna gelosa fa piacere all’uomo, solletica il suo ego, e quindi da allora questa soddisfazione non la dò più».
Qual è stato il momento magico di quel primo amore?
«C’era un periodo in cui le mie migliori amiche si erano fidanzate con i suoi migliori amici, quindi uscivamo tutti insieme, un gruppo di una quindicina di persone. Facevamo i viaggi insieme, le vacanze insieme, sono stati anni bellissimi».
Cosa le ha insegnato il primo amore?
«Ho imparato che gli uomini devono imparare a stare in un rapporto, per loro non è una cosa naturale. Diciamo che vanno addestrati. Solo alcuni ci riescono, però. Altri sono indomabili. Pazienza. Col tempo, indomabile sono diventata io»