Il Ministro Brambilla apre al Casinò negli Hotel 5 stelle: presto anche a Rimini ?

Potrebbe essere discusso già in giornata il decreto legge Brambilla che si propone di rilanciare l’immagine del "Sistema Italia", che dovrebbe anche prevedere l’apertura di case da gioco in tutti i Comuni, purché in alberghi a cinque stelle. Chiaro che questa iniziativa del ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla ha dato adito a numerose polemiche.

Principalmete perchè il Ministro si è preoccupato esclusivamente di dare una risposta concreta all’esigenza di poter rendere più competitiva col resto d’Europa l’offerta alberghiera italiana. Forse si è tralasciato l'aspetto dell'effetto che questo potrà avere sulle famiglie italiane, andando ad incrementare questa passione per il gioco che sta "colpendo" sempre più italiani, a cominicare dal Superenalotto. Chiaro che lo stato e l'economia pubblica ne andrà (e ne sta già) beneficiando. Ma a scapito di chi? A scapito solamente di famiglie "ricche" che si limiteranno a giocare parte de loro surplus? Crediamo di no. La passione per il gioco, l'emozione di poter pensare che dietro ad una giocata si possa nascondere la svolta della propria vita (spesso mera chimera anche di fronte a laute vincite come già dimostrato da numerosi vincitori che hanno poi sperperato i propri "veloci guadagni" in tempi altreattanto veloci), è un desiderio trasversale che coinvolge tutti i ceti sociali e sempre più sta permeando la società dei nostri giorni.
Interessanti le dichiarazioni se analizzate ragionando sugli "interessi in ballo" dietro ai loro "sentenziatori" : entusiastiche da coloro che potranno prendere parte a questa "torta", critiche da coloro che vedono questa torta diminuire. E' relamente solo quello che spesso viene chiamato "Dio Denaro" a far esprimere giudizi in merito a questa o questa legge economica.
Alessandro Cianelli direttore generale di Federalberghi-Confturismo che -pur riservandosi un giudizio più approfondito per conoscere i meccanismi di attuazione - ha dichiarato che l’iniziativa può essere utile per aumentare l’appeal degli alberghi italiani di fascia alta
E da Federgioco (cui sono iscritti i quattro Casinò italiani) linea invece durissima. Per il decreto legge sono necessari, afferma l’associazione, requisiti di necessità e urgenza, posto che «le fattispecie penali che vietano l’esercizio del gioco d’azzardo rispondono all’interesse della collettività a vedere tutelati la sicurezza e l’ordine pubblico, in presenza di un fenomeno che si presta a fornire l’habitat ad attività criminali» Comunque non resta che aspettare i prossimi sviluppi. (Ivi)