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Modena 'Sorridiamo sui mostri' Parlano i gemelli Forman, figli del grande regista

Notizia pubblicata il 06 ottobre 2008



Categoria notizia : Spettacoli


UN TEATRO ironico e commovente, ispirato al Cabaret anni Trenta, ma anche al circo. Attori e marionette, sotto un tendone che sembra uscito da un film di Fellini, incantano il pubblico, suscitando ricordi, immagini, sogni. Obludarium, o “Casa dei mostri”, traducendo liberamente questa parola di origine latina, é il titolo dello spettacolo (nelle due foto) presentato in prima nazionale a Vignola dall'11 al 15 ottobre (ore 20.30 presso il parcheggio di Via Zenzano) da Vie Scena Contemporanea Festival.

Ne sono creatori ed interpreti i gemelli Petr e Matej Forman, figli di Milos Forman, l'immortale regista di film quali Hair e Amadeus. La musica tzigana, suonata da una piccola orchestra, accompagna tutta la narrazione dello spettacolo diretto da Petr Forman, portando lo spettatore oltre la normalità  e le convenzioni, dipingendo con delicata intelligenza un mondo fatto di incolpevoli vittime della natura e del destino.

Signor Petr, perchè una “Casa dei mostri”?
«Abbiamo voluto creare una storia, ispirata in parte alla realtà  ed in parte alla fantasia, fondata sulla vita di piccole personalità , piccole almeno all'apparenza, tutte vittime di una diversità  fisica. àˆ una storia che parla della profondità  di queste persone e della loro umanità , nonostante tutte le difficoltà  che incontrano durante la loro vita per farsi accettare. Cerchiamo di raccontarlo con leggerezza, sorridendo, ma al contempo facendo riflettere».
Nel vostro Paese, la Repubblica Ceca, il teatro delle marionette ha una grande tradizione...
Â«àˆ vero. La mia passione, infatti, é nata dopo aver studiato all'Accademia di Musica e Arte di Praga. Dopo il diploma, ho preso la specializzazione in “Teatro delle marionette”, si chiama proprio così».
Qual é la sua idea di teatro?
«Il movimento é alla base dei nostri spettacoli. Anche la musica e la scenografia, ovviamente, ed il pubblico, che cerchiamo di coinvolgere in prima persona, facendolo interagire con noi».
Quali sono i vostri prossimi progetti?
«Questa tournèe é lunga e faticosa. E oltretutto andrà  avanti ancora per diverso tempo. In realtà , non abbiamo ancora pensato a nulla, perchè siamo tutti sfiniti. Ci hanno offerto di rappresentare Rusalka, un'opera di Antonin Dvorak, e credo che ci dedicheremo a questo».
Cosa pensa il grande Milos Forman di questa scelta artistica?
«Nostro padre é estremamente felice per noi. Ha assistito a diversi spettacoli, anche recentemente, e ci ha detto di aver molto apprezzato e condiviso il nostro lavoro».
Non poteva essere altrimenti, d'altronde. Basti pensare ai protagonisti dei film del grande regista che, in fondo, sono sempre degli antieroi, dei mostri, come i malati di mente di Qualcuno volò sul nido del cuculo, così simili ai personaggi descritti in “Obludarium”.

Antieroi e “mostri” come i genitori del grande regista, uccisi nei campi di sterminio di Buchenwald ed Auschwitz, uccisi perchè il padre era ebreo e la madre antinazista, uccisi per la loro diversità . Giustamente, per Milos, Petr e Matej Forman, i veri mostri sono altri.

foto by http://www.flickr.com/photos/skino