Caro vita a Rimini. Il tour dei negozi per famiglie numerose e pensionati
Notizia pubblicata il 05 dicembre 2007
Categoria notizia : Cultura
COME COMBATTE il caro vita e il caro prezzi l'italica arte di arrangiarsi? Semplice: con lo «spezzatino». Non quello che si mangia. Né quello finanziario dello scorporo Telecom.
Macchè: qui si «spezza» la spesa. Il pane costa meno in via di Mezzo? La pasta in corso Garibaldi? La birra in via Regina Elena? Ci si organizza facendo il tour delle offerte. Previo personalissimo monitoraggio in famiglia di depliant, cataloghi e inserzioni sui giornali, sui migliori prezzi della settimana. Insomma, si torna alla spesa suddivisa, come si faceva nel secolo scorso, quando però le botteghe (fornaio, macellaio, fruttivendolo) erano tutte nel quartiere, sottocasa. Oggi il giro é ben più lungo. «Ci sono famiglie che organizzano forzatamente, per arrivare a fine mese, veri e propri osservatori casalinghi dei prezzi - dice Vittorio Buldrini, assessore alla Tutela dei consumatori e Rilevazione prezzi -. Poi ripartiscono la spesa in diversi negozi, a seconda delle offerte. Non é per nulla un bel segno».
Artefici principali degli «spezzatino tour» sono i pensionati.Per due motivi: le magre pensioni mensili da un lato. Il molto tempo libere a disposizione, condizione indispensabile per muoversi nella giungla delle offerte, e soprattutto del traffico, di Rimini.
« Mio marito mette insieme durante la settimana tutti i volantini pubblicitari di iper, supermarket, negozi, centri commerciali - racconta Rosa Mussoni, pensionata, moglie di Armando Nanni -. Studia tutto il materiale. Mette una croce con la penna sui prodotti più convenienti. Ad esempio l'altro giorno la carne di maiale per le fettine. La settimana dopo, quando scatta l'offerta, scatta anche lui e va a fare la spesa. Sta via delle mattine intere, ma facendo così risparmiamo parecchio».
Lei non lo aiuta? «Io da quando c'é l'euro non ci capisco più niente - ammette la signora - lascio fare a lui. E come noi fanno tanti altri pensionati. Ne incontra tanti nei vari esercizi. Del resto, se non si fa così, con i miei 300 euro di pensione da casalinga, e neanche 600 di mio marito, cui l'ha alzata Berlusconi con famoso milione per tutti, non sbarchiamo il lunario». « La spesa a pezzi? Fenomeno crescente - conferma Sandra Mulazzani, dell'Osservatorio comunale prezzi, addetta al monitoraggio 'sul territorio' -. Nei miei sopralluoghi nei vari supermercati incontro alcuni pensionati che girano come e più di noi, alla ricerca dell'offerta migliore».
Noi non abbiamo tempo di comprare i generi alimentari in diversi esercizi, ma mia moglie fa il monitoraggio delle offerte, e una volta a settimana andiamo nell'iper o al supermarket con la media prezzi più conveniente - racconta Paolo Nanni, presidente dell'Afn, Associazione famiglie numerose per la provincia di Rimini -. Del resto, con sei figli a carico, é indispensabile essere molto oculati». L'Associazione conta un centinaio di famiglie nel Riminese (4.200 in Italia).
L'anno scorso un'ottantina di famiglie, aumentate del 20% in 12 mesi! Requisiti: almeno 3 figli a carico. «
Segno che ci stiamo facendo conoscere - aggiunge Nanni -. Ma anche che le difficoltà ad arrivare a fine mese aumentanto». Numerose le convenzioni che vanta l'Associazione (sede in via Montefeltro 80, tel.0541/786753) Con dentisti, odontoiatri, librerie, fabbriche di pannolini, negozi vari. Ma anche agenzie viaggi, e con alcune case automobolistiche: Ford (sconti sull'intera gamma dal 16 al 25%), Citroen (solo per auto da 6 posti, 15-25%), Fiat. Ci sono poi i Gaf, Gruppi di acquisto famigliari. Di recente sono stati comprate in stock una quindicina di macchine per fare il pane in casa. L'Afn da tempo invoca maggiore attenzione dai Comuni sulle imposte, e sulle bollette di acqua, luce, gas: «Ho moglie e sei figli - chiosa Nanni -. L'Enel ci classifica tra gli spreconi. Non lo siamo. Per forza consumiamo più energia per lavastoviglie e lavatrice. Dovrebbero premiarci, ci penalizzano».
(photo by ibcbulk)