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Carmen si riscopre 'Mediamente isterica'. All’Estragon il nuovo tour che guarda al passato

Notizia pubblicata il 28 novembre 2008



Categoria notizia : Musica


L’ESTRAGON si lascia incantare stasera dalle 22 dalla magia del concerto di Carmen Consoli, ormai un’«incantantessa» oltre che una cantantessa. Questo nuovo tour, con band, festeggia il decennale di Mediamente isterica, il suo album più rock che per l’occasione è stato ripubblicato ed è uscito il 29 ottobre, proprio nel giorno del compleanno del disco, in edizione deluxe (la prima in Italia) con l’inserimento di rarities e outtakes dell’epoca, sia della lavorazione in studio che delle performance live.

Carmen, che si può anche ascoltare in radio nel singolo «Tutto l’universo obbedisce all’amore», duettato con Franco Battiato per l’imminente cd «Fleurs 2» di lui, è reduce dal terzo tour dell’anno negli Usa, dove ha ripubblicato Eva contro Eva ed è stata definita dal New York Times «una magnifica combinazione tra una rocker e un’intellettuale» grazie ai suoi apprezzati show per chitarra e voce.
IL TOUR, cominciato il 30 ottobre da Torino, è tutto virato all’animo più rock della cantante che ripropone per intero l’album del ’98 più alcuni classici d’annata come Fino all’Ultimo, Confusa e Felice, Per Niente Stanca e Venere. Tra i bis viene poi presentato l’inedito L’uomo meschino scritto 10 anni fa e contenuto nel nuovo packaging, più un’inaspettata Quello che sento proposta con il solo fidato amico Massimo Roccaforte (suo chitarrista storico). Si torna a far rock, insomma, e persino nel look, frangetta corta e molto chic, Carmen sembra quella di allora.

“Eppure”, dice, “oggi io e il mio gruppo dal rock ci sentiamo distanti, non siamo neppure più abituati a certi volumi sul palco. In realtà il rock c’entra poco, non è per questo che oggi considero ‘Mediamente isterica’ il disco della mia vita. Lo è per quello che dice e che racconta, perché mi rappresenta ancora per quel che sono, perché è stato il primo a ritrarre una galleria di figure e personaggi femminili. E pazienza se non è stato un gran successo, non sono una grande imprenditrice di me stessa e provo gusto nell’insistere sui miei fallimenti…Quell’album nacque in un periodo di ispirazione e di grande feeling con il gruppo, e con tanto tempo a disposizione: sei mesi di ‘laboratorio’ nel Cantinone di San Gregorio (Catania), lo studio del mio primo produttore Francesco Virlinzi. ‘Besame mucho’, all’inizio, suonava quasi hendrixiana”.

FRANCESCO non c’è più, e nel frattempo è tragicamente mancato anche il bassista Leandro Misuriello: anche questo, purtroppo, segna il tempo che passa.

foto by http://www.flickr.com/photos/brtsergio