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Sul Capodanno la spada di Valducci. Il parlamentare invoca nuovi limiti sull’alcol e la riviera scende in trincea

Notizia pubblicata il 18 dicembre 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


RIPONETE le bottiglie di spumante... Altro che deroga per la notte di Capodanno. Sarà un brindisi amaro, amarissimo per i locali della Riviera.

LE CATEGORIE, che da mesi chiedono di rivedere la legge che vieta di vendere alcolici dopo le 2 nelle discoteche e nei locali di intrattenimento, e che speravano nella deroga per il 31 dicembre, sono già in trincea contro la nuova proposta di legge del presidente della commissione trasporti Valducci. Una proposta che, se approvata in Parlamento, abbasserà ulteriormente il tasso alcolemico consentito per legge da 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, a 0,2. In pratica, se entrerà in vigore la nuova legge, sarà praticamente impossibile anche bere solo un bicchiere di vino al ristorante.

«E’ una norma assurda, che mette a rischio la sopravvivenza non solo dei locali, ma anche di bar, ristoranti e pizzerie. Per i locali della Riviera sarebbe una mazzata», tuona Gaetano Callà, presidente di Fipe, il sindacato dei pubblici esercizi di Confcommercio. Quale sia la posizione dela Riviera sulla proposta, Callà e gli altri esponenti del turismo riminese lo spiegheranno anche oggi a Michela Vittoria Brambilla, sottosegretario al Turismo, nell’incontro con l’on. che si svolgerà a Roma. Ma tutta la lobby del mondo della notte riminese, in questi giorni, si sta mobilitata per scongiurare l’approvazione della nuova legge, prima che venga messa ai voti in parlamento, a fine gennaio.

IN PARTICOLARE Confcommercio, che è da sempre in prima linea sul tema dell’alcol e dei controlli, sta facendo forti pressioni affinché la proposta di Valducci non passi. «Sia chiaro — spiegano i vertici della Confcommercio riminese — : la sicurezza stradale va perseguita in ogni modo. Ma altre sono, a nostro parere, le strade da percorrere: più controlli sulle strade, tolleranza zero per chi viene sorpreso a guidare ubriaco, inasprimento delle sanzioni. Dobbiamo far capire ai nostri giovani che chi guida non deve bere. Ma non è col proibizionismo che si evitano gli incidenti sulle strade».
A FAR valere le ragioni della Riviera a Roma, sarà l’on. Sergio Pizzolante. Il parlamentare riminese del Pdl in questi giorni ha incontrato Valducci e altri membri della commissione, e si dice «fiducioso». Di non far passare l’abbassamento del tasso alcolemico, e, soprattutto d’eliminare il divieto di vendita degli alcolici dopo le 2. «Noi abbiamo sempre detto, e gli imprenditori e il mondo della notte su questo sono concordi, che dev’essere tolleranza zero per chi guida ubriaco — premette Pizzolante — Da un lato occorre pertanto inasprire pene e sanzioni, aumentare i controlli, coinvolgere i locali nell’educare i giovani. Dall’altro lato, però, limiti di orari e altri provvedimenti simili non raggiungono i risultati sperati, e danneggiano il turismo della notte. Con la nuova legge che vieta la vendita di alcolici dalle 2 i giovani bevono anzi molto di più, mentre la Riviera e le altre località hanno pagato un pesante dazio». Ecco perchè Pizzolante chiederà alla commissione non soltanto di non abbassare il tasso alcolemico, ma anche di abrogare il divieto delle 2.

foto by http://www.flickr.com/photos/diablog