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I nuovi Capitani Reggenti tra crisi e pace I tanti problemi nel discorso di Ernesto Benedettini e Assunta Meloni

Notizia pubblicata il 02 ottobre 2008



Categoria notizia : Turismo


E RNESTO Benedettini e Assunta Meloni da ieri, sono i Capitani Reggenti di San Marino. Nella tradizionale cornice protocollare sono subentrati a Rosa Zafferani e Federico Pedini Amati.

Nel discorso di insediamento, Benedettini e Meloni hanno rilevato come «l'occasione costituisca anche un momento privilegiato per sottolineare il grande risultato raggiunto dal Titano con l'ingresso nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco».

«La Reggenza — aggiungono — reputa l'avvenimento un fatto storico per la Repubblica, soprattutto nella misura in cui lo si consideri quale riconoscimento universale delle caratteristiche di straordinarietà , di unicità  e di originalità  della sua realtà  istituzionale».

I Capitani hanno poi osservato come «il semestre che prende avvio si inserisce in uno scenario internazionale di crisi aperte, di recessioni economiche e di pesanti interrogativi sul futuro di molte generazioni, sulle quali incombe il peso di guerre perduranti, di forme di terrorismo ancora pi— subdole e latenti, di violente repressioni e sistematiche violazioni dei diritti umani.

In tale contesto, in cui ogni membro della comunità  internazionale ha il dovere di offrire un contributo proporzionato alla rispettiva entità  politica ed economica, la Reggenza intende riaffermare la forza determinante del dialogo quale fondamentale strumento di pace e il ruolo propulsivo che anche un piccolo Paese, qual é San Marino, può offrire al dibattito multilaterale, richiamando il valore della propria statualità  e la forza di una storia millenaria di giustizia e di libertà Â».

Sul piano interno, caratterizzato principalmente dall'imminente svolgimento di elezioni politiche anticipate, fissate per il 9 novembre, la Suprema Magistratura ha assicurato che «sarà  sua cura esercitare un'attenta azione di vigilanza perchè ciò avvenga in un clima sereno e di rispetto reciproco che, pur nella vivacità  dell'agone politico, mantenga il confronto in una dimensione di civile dialettica e correttezza.

Dove abbiano preminenza — sottolineano — non le polemiche astiose e sterili, ma gli approfondimenti e le proposte argomentate, per dare risposte ai problemi del Paese, missione questa che é propria della politica, ma che, talvolta, viene tradita, contribuendo così a determinare, nei cittadini, disaffezione, disinteresse, allontanamento, diffidenza e ostilità .

Tutti atteggiamenti questi preoccupanti e negativi, che la politica stessa ha il dovere di contrastare, esprimendo esempi convincenti e virtuosi per recuperare una fiducia che si e' progressivamente sfilacciata e che va assolutamente riconquistata».

L'orazione ufficiale della cerimonia e' stata pronunciata da Ann Veneman, direttore esecutivo dell'Unicef