Riccione 'Strangolati' dal cantiere Bar e ristoranti chiudono in anticipo per i lavori sul lungomare

I LAVORI in corso sul Lungomare della Repubblica hanno convinto alcuni ristoratori a chiudere in anticipo. Il cantiere, dicono, tiene alla larga i clienti. Il presidente della Fipe-Confcommercio, Fausto Tonti, invita alla pazienza, ma chiede al Comune di lasciare in via Milano il doppio senso di marcia.

E' convinto che sul viale serva una cartellonistica che segnali le attività  ora accerchiate dai lavori, domani nell'isola pedonale.
«Forse i bar ristoranti sul tratto del primo lungomare hanno perso i clienti di passaggio, ma col nuovo arredo hanno lavorato meglio.

Una mano lava l'altra _ sostiene Tonti _. Basta vedere quanti clienti ha avuto il bar del tennis. Per quanto riguarda il nuovo tratto speriamo che gli operatori abbiano fortuna e che i lavori finiscano in due stagioni. Devono tener duro. I problemi con i cantieri li abbiamo avuti tutti».

Intanto il primo ristorante a chiudere in anticipo di un mese é Da Carlo, che ha già  dovuto cedere al cantiere anche il tratto di spiaggia, solitamente occupato da sedie e tavolini. «Abbiamo dovuto chiudere domenica scorsa_ fa sapere il titolare Fulvio Binotti _. Ma c'é stato un crollo degli incassi già  dal 15 settembre, quando il lungomare é stato recintato per i lavori. Di recente abbiamo perso 400 persone, cento a sera, che andranno altrove. Saranno qui per un'iniziativa della Fiat dal 13 al 16 ottobre. Avevano già  dato conferma, ma quando sono venuti a fare il sopralluogo, hanno visto i lavori e hanno disdetto».

«Dovremmo terminare la stagioe il 3 novembre, ma se il cantiere verrà  esteso prima, anche noi chiuderemo in anticipo», sostiene Davide Conti del bar ristorante Frenk, qualche passo più a sud. In quanto alle riaperture primaverili, anche quelle dipenderanno dall'andamento dei lavori. Intanto tra il lungomare sottoposto a maquillage e piazzale San Martino, c'é anche il titolare di qualche pubblico esercizio che senza aspettare la nuova passeggiata con parcheggio interrato, ha deciso di vendere la propria attività , ma nel pieno riserbo del nome e delle trattative.

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