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Forlì Mondiale: è questa la terra del frisbee
Notizia pubblicata il 27 agosto 2009
Categoria notizia : Sport
IL CALCIO italiano è in crisi nera? L’atletica fa zero medaglie, il basket si inchina anche alla Finlandia? Niente paura. Da qualche tempo siamo i campioni indiscussi nel frisbee. E Forlì, nonostante veda le spiagge giusto col binocolo, si conferma la capitale del disco volante con due atleti-showman in testa alle classifiche mondiali.
Campioni Gaddoni vince l’oro iridato a Berlino davanti a Cigna e al riminese Collerà
SI VA A BERLINO. La capitale tedesca è stata teatro nei giorni scorsi dei campionati mondiali di frisbee freestyle. La disciplina è vecchia come il cucco: chi non ha mai lanciato il disco con gli amici, provando magari a farlo girare prima sull’indice? Bazzecole. Perché ultimamente il gioco del frisbee è diventato un sport vero e proprio, che elegge campioni nazionali e internazionali e garantisce spettacolo. I romagnoli dominano quasi tutte le categorie, e a Berlino hanno fatto il pieno di medaglie: Matteo Gaddoni (Forlì) campione del mondo in coppia con l’americano Tom Leitner, Clay Collerà (Rimini) e Claudio Cigna (Forlì) medaglie d’argento, in un podio mondiale dal sapore molto, molto casalingo.
PER VINCERE nel frisbee freestyle occorrono doti atletiche ma anche creatività e capacità d’improvvisazione. Doti che appartengono in abbondanza ai freestyler romagnoli: Claudio Cigna, Matteo Gaddoni e Clay Collerà. Forlivesi i primi due, riminese il terzo, capaci tutti e tre di tenere il disco in equilibrio sull’unghia, saltarci sopra, colpirlo con mani e piedi oppure farlo rotolare lungo braccia e schiena creando così un insieme di giochetti da prestigiatore (e atleta, servono muscoli e coordinazione) a tempo di musica.
Clay Collerà è il guru del frisbee moderno, il primo in Italia ad aver capito che il disco poteva andare oltre i confini della spiaggia per entrare nell’immaginario collettivo alla voce sport, ma soprattutto show. Pluricampione europeo e italiano, ha fondato a Rimini la ‘Libera società del Frisbee’ e poi ha insegnato tutti i segreti della disciplina a Matteo ‘Gaddoz’ Gaddoni. Che non ha tardato a mettere in pratica le dritte di Collerà, ritagliandosi subito un ruolo di primissimo piano nel panorama internazionale. «Lui è l’essenza del gioco libero» dicono i colleghi. Che scorgono nel forlive l’eleganza e la pulizia di un maestro disinteressato alle classifiche.
«FANTASIA, abilità, gesto atletico ed estro artistico si fondono insieme per presentare uno spettacolo originale, acrobatico e di grande impatto sul pubblico». Claudio Cigna, 21 anni, racconta così la sua disciplina. E’ il più giovane, ma anche quello che più degli altri ha saputo, negli ultimi anni, ‘vendere’ il prodotto frisbee a tv e show in tutta Europa. Dal 2005 è passato per Rai, Mediaset, Sky ed Mtv, oltre ad assaggi nella tv spagnola e comparsate in tutta Europa. Perché il frisbee è competizione, ma soprattutto spettacolo. E la nuova generazione guidata da Cigna — la cui foto campeggia anche su Wikipedia alla voce frisbee freestyle — sembra averlo capito benissimo. Tanto che l’oro di Gaddoni e l’argento di Collerà e Cigna nella categoria più ambita, l’Open Pairs, sono la punta di un iceberg del quale fanno parte anche i forlivesi Gloria Alessandrini (4° nella categoria Women Pairs), Marco Prati (7° Co-op) e Andrea Sarti, arrivato fino ai quarti di finale nella sua prima partecipazione al campionato del mondo.