Alberghi, attenti alla corsa alle stelle. L'assessore Salimbeni annuncia controlli sempre più meticolosi e severi
Notizia pubblicata il 21 ottobre 2008
Categoria notizia : Turismo
Assessore Salimbeni, l'osservatorio turistico di Trade Mark dicono che Cervia-Milano Marittima é una delle poche località ad essere cresciuta in Italia nel 2008.
Come se lo spiega?
«Secondo gli stessi ricercatori la ragione fondamentale é la qualità della località e la capacità degli operatori di rinnovare e qualificare le strutture ricettive. Questi riconoscimenti fanno piacere ma sono solo un punto di partenza per migliorare ancora».
Con le economie europee in recessione si prospetta un futuro nero per il nostro turismo?
«La vacanza ormai é un bene primario. In periodi di crisi tengono meglio le località come la nostra che garantiscono accoglienza, unicità e qualità al giusto prezzo. Ora dobbiamo seguire con attenzione gli eventi ma non fasciarci la testa prima del tempo. Certo in momenti così ci vuole unità tra le categorie e bisogna lavorare tutti insieme sulle priorità : qualità ospitale, accesso al credito, allargamento della stagione, promozione, rinnovamento dell'offerta».
La qualità va bene ma proprio lei ha parlato di aumento dei reclami da parte dei turisti.
«Le persone oggi conoscono bene i loro diritti e i turisti che vengono da noi si aspettano il meglio dell'accoglienza e dell'organizzazione. La maggior parte dei reclami é legata al fatto che non si trova nella struttura ricettiva — o nella località — quello che era stato promesso o ci si attendeva. Per il mondo ricettivo questo tema é centrale: é inutile la ‘corsa alle stelle' se non si é corrispondenti ai servizi richiesti».
A proposito di ‘corsa alle stelle' il prossimo anno ci saranno molte riclassificazioni alberghiere?
«E' presto per dirlo, le richieste possono giungere fino al 24 ottobre. A tutt'oggi sono una decina, altrettante sono attese. Sono ovviamente tutte richieste di passare ad una categoria superiore. Quest' anno abbiamo fatto decine e decine di controlli negli alberghi per verificare la congruità delle classificazioni. Poi abbiamo anche visitato tutti quelli che sono stati colpiti da reclami: il cliente non ha sempre ragione ma più indizi fanno sempre una prova, specie se si parla della fascia alta della nostra struttura ricettiva».
Procederete anche a togliere delle stelle?
«Stiamo iniziando alcuni procedimenti, riguardanti in particolare un paio di alberghi a 4 stelle, che se non procederanno alle modifiche migliorative previste dalla legge saranno declassati».
Ma non é un segnale negativo in vista di una stagione difficile?
«Al contrario é un grande segno di vitalità e di ottimismo per il futuro! Tutti concordano sul fatto che nel distretto ricettivo cervese la qualità alberghiera sia molto alta. Semplicemente non é serio, nei confronti della grande maggioranza degli operatori, che esistano pochi alberghi classificati oltre la loro giusta collocazione».
Qualcuno però vi accusa di esagerare con i controlli e di essere i soli in Riviera a svolgerli in maniera così ampia.
«Far rispettare le norme per andare nella direzione richiesta dal mercato e darsi alti standard di qualità non mi sembra una cattiva politica. Visto che é proprio questo che oggi ci sta dando un vantaggio competitivo nei confronti di altre località . Questa scelta, inoltre, viene perseguita insieme alle associazioni che svolgono un ruolo decisivo nell'intero progetto dato che l'obiettivo non é punire qualcuno ma aiutare i nostri operatori a crescere».
Ma come si fa a ristrutturare se molti alberghi sono in affitto e i proprietari da quell'orecchio non ci sentono proprio?
«Molti casi che abbiamo affrontato riguardano alberghi in affitto con proprietari disattenti. Per questo alle visite di controllo invitiamo anche i proprietari e li informiamo in caso di declassificazione. In questa maniera i proprietari si trovano a dover decidere se perdere redditività sul loro bene o investire, magari progressivamente, per salvaguardarlo. Il nostro obiettivo, ovviamente, é il secondo»
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