Rimini-Acori, ancora una fumata grigia
Notizia pubblicata il 16 aprile 2008
Categoria notizia : Sport
L'ALLENATORE prima di tutto. E' un Rimini che sta diventando impaziente quello che aspetta una risposta di Leonardo Acori. Nella settimana del dopoderby contro il Cesena il tecnico umbro, come preannunciato, avrebbe dovuto comunicare alla società biancorossa le proprie intenzioni per il futuro. Risposta rinviata e a confermarlo é il direttore sportivo del Rimini, Walter Muratori.
«Non ho molto da dire, anche perchè obiettivamente non c'é molto di nuovo da questo punto di vista. Posso solo fare delle supposizioni, credo che Acori stia prendendo ancora tempo in attesa di qualche richiesta dalla serie A. Dal suo punto di vista questo é legittimo, non lo metto in dubbio, ma anche noi... Quindi lo capisco da una parte e non lo capisco dall'altro, perciò lo aspettiamo o non lo aspettiamo? Questo é il dilemma».
A dar tempo al tecnico umbro ci pensa il curriculum. «E' chiaro che se fosse stato un allenatore seduto sulla panchina del Rimini da un anno - spiega chiaramente Muratori - non avremmo avuto tanti problemi a guardare altrove, ma Acori é con noi da tanto tempo e in questo caso subentrano anche altre cose che vanno al di là del calcio». Ad Acori é indubbiamente legato anche il Rimini della prossima stagione, ad Acori é legata quella minima speranza di playoff che i biancorossi ancora conservano.
«PERCHE' ci dobbiamo credere sino alla fine anche se sappiamo benissimo di avere soltanto un dieci per cento di possibilità di arrivarci. Ma ci dobbiamo credere per chiudere al meglio una stagione tutto sommato positiva, nella quale abbiamo avuto alti e bassi: c'é mancata solo quella continuità che altre squadre hanno avuto. E' vero però che, visto come si erano messe le cose, abbiamo sperato fortemente di poter arrivare ai playoff». Una stagione nella quale non sono mancate le polemiche, quelle legate ai bilanci biancorossi da far quadrare.
E ALLORA Muratori precisa. «Negli ultimi due anni abbiamo speso 11 milioni di euro per i cartellini dei giocatori e ne abbiamo incassati, nella cessione di alcuni, 9,7. Non ci siamo messi in tasca proprio nulla, come invece qualcuno pensa, poi i conti sono sotto gli occhi di chi li vuole andare a vedere». Il futuro parla di giovani e sono tanti quelli che in questi mesi hanno catturato l'attenzione dei dirigenti biancorossi in giro per tutto il mondo. «Quando prendi dei giovani c'é anche sempre una componente di fortuna perchè le caratteristiche che servono ad un ragazzo non sono soltanto tecniche, ci deve essere di più. Ma credo che questa sia l'unica soluzione perseguibile da una società come la nostra credo anche da altre...».Â
(foto di http://www.flickr.com/photos/elogiodellafuga)