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Precipita Elicottero militare, i Piloti si salvano
Notizia pubblicata il 13 maggio 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
L’elicottero Brenda Nardi Nh500 era diretto a Rimini, i due tenenti piloti Gianluca Terrenzi, 27 anni di Pescara e Francesco Di Leva, 30 di Napoli, arrivati in zona Parco San Bartolo, si sono accorti di un problema al motore.
Erano le 11.25 del mattino, i piloti capendo che il motore si sarebbe spento a momenti, hanno preferito evitare l’atterraggio in mare (più rischioso) e hanno sfruttato tutta la potenza del motore per raggiungere i campi come punto di sicurezza, lontano da case o strade.
Arrivati al punto più alto il motore si è spento è i piloti hanno fatto ricorso alla manovra di “autorotazione” che sfrutta il giro delle pale dell’elicottero che si trasforma in paracadute.
L’impatto a terra è stato duro, il velivolo non ha preso fuoco ma si è rovesciato su un fianco. La coda è stata scaraventata a dieci metri di distanza e il velivolo si è spaccato in tre parti.
Fabio Fulgini della Forestale ha dichiarato: “Ho sentito da lontano uno strano rumore di elicottero, come se il motore fosse in panne, poi finalmente l’ho visto sopra di me che stava precipitando. Mi sono accorto che il motore era spento. Ho visto l’impatto a terra e poi il rovesciamento. Quando sono corso in aiuto dei piloti, loro stavano già uscendo dall’abitacolo. Non avevano neppure un graffio”.
Usciti dal velivolo, i due tenenti hanno chiesto un po’ d’acqua ad un passante, Tonino Feduzi, che dichiara: “Erano spaventati e dicevano che era andata bene. Poi ho sentito un pilota che parlava al cellulare con suo nonno e gli diceva che era appena caduto con l’elicottero ma stava bene. Io mi trovavo sullo strapiombo del costone e vedevo quell’elicottero che volava sul mare ma poi il motore ha cominciato a non funzionare più. E’ arrivato in cima al monte e poi è caduto”.
Una manovra da manuale come dichiara il maggiore Andrea Nanni, comandante del reparto da cui dipendono i piloti aggiungendo: “E’ andata bene. I piloti hanno fatto ricorso ad una manovra perfettamente studiata in addestramento. Di fronte al calo di potenza del motore, hanno capito che occorreva trovare un punto in sicurezza dove atterrare... E ci sono riusciti”.
Poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco, soccorsi del 118 e carabinieri che hanno trasferito i piloti all’ospedale San Salvatore per controlli. Dopo due ore erano già a Rimini. I rilievi sul mezzo precipitato sono stati analizzati da un drappello di avieri, guidati dal capitano Luca Parmeggiani. Mentre nella serata è arrivata sul posto una commissione tecnica dell’Aeronautica per controllare ogni pezzo del velivolo.