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Il ritorno dei Butthole Surfers. Concerto dopo sette anni dal vivo a Bologna unica data italiana.

Notizia pubblicata il 25 aprile 2009



Categoria notizia : Musica


CONCERTI shoccanti e oltraggiosi, eccessi lisergici, dischi fenomenali per etichette “icone” come Touch&Go, Alternative Tentacles, Blast First.

Ecco tre indizi che ci mettono sulle tracce di Butthole Surfers, band texana tra noise, performance art e no-wave, ormai entrata nel reame dei gruppi cult che lentamente, ma inesorabilmente, stanno tornando ad esibirsi sulle scene internazionali a grande richiesta. E pare non abbiano perso lo smalto dei tempi d’oro. Ma questo si vedrà questa sera alle 22 all’Estragon di Bologna, dove Butthole Surfers, classe 1977, una gran buona annata, si esibiranno nell’unica data italiana resa possibile, nell’ambito di Rocker 2009, da Electricpriest, un’agenzia musicale bolognese che di buone annate se ne intende. Un’altra interessante notizia che riguarda l’esibizione di questa sera è che la band — composta esattamente dagli stessi musicisti storici, Gibby Haynes, Paul Leary, Jeff Pinkus, King Coffey e Teresa Taylor, gli stessi che hanno registrato album classici come Locust Abortion Technician e Hairway to Steven —, proporrà solo materiale del periodo 1980/1991. Qualcuno potrebbe pensare a un gesto sonoro molto nostalgico, ma a dir la verità la scelta è nobile. Non c’è paura del passato, solitamente sentito come ingombrante, qui la voglia di giocare con le stesse formule è più sentita che mai, forse perché ciò che Surfers fecero allora è ancora estremamente attuale.
LE APPARIZIONI in Italia dei Butthole Surfers sono state rarissime e comunque dal 2002 nessuno aveva più avuto la possibilità di vederli dal vivo. Accompagnati da visual e ballerine, saranno un’esperienza intensa anche per coloro sono stati illuminati dai Pere Ubu, che hanno amato la geniale follia di gruppi come Flipper o Flaming Lips prima maniera o l’energia rumorosa di Pussy Galore o Jesus Lizard.

http://www.flickr.com/photos/michaelz1