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'Il nostro é il covo delle indie-band'

Notizia pubblicata il 25 luglio 2008



Categoria notizia : Musica


Parla Emanuele "Cristopher" Angiolini, anima e ideatore di Bronson e Hana-Bi, i locali-culto degli amanti di punk, rock e garage «Ormai si é innescato il passaparola: vogliono venire qui i gruppi di tutto il mondo»

UN NUMERO incredibile di band 'indipendenti', provenienti da tutto il mondo, inserisce i suoi locali nei propri tour, insieme a Milano e Roma. Oppure, come i 'Mae Shi', gruppo post punk di Los Angeles , li scelgono in esclusiva per l'Italia (arriveranno martedì 29). I locali si chiamano Bronson ed é a Madonna dell'Albero, piccolissima frazione alle porte di Ravenna e funziona d'inverno; e Hana-Bi, stabilimento balneare a Marina di Ravenna. Il motore di questo successo é Emanuele 'Cristopher' Angiolini, ex musicista, direttore artistico di rassegna musicali in rock club, oggi manager e fondatore di 'Bronson Produzioni'; dal 2004 gestisce con un socio l'Hana-Bi.

Come é riuscito a far arrivare nei suoi locali gruppi celebri nel mondo?
«Ho avuto l'opportunità  di lavorare in spiaggia nell'estate 2003 e ho iniziato a invitare gruppi indipendenti che già  avevo conosciuto nei precedenti impegni artistici. Onestamente non mi aspettavo che sarebbe diventato 'in' suonare in riva al mare. Poi ho capito che la situazione era, e resta, vincente: una spiaggia lunghissima, la pineta alle spalle. Per i gruppi stranieri era una novità  di assoluto appeal. Luoghi di questo tipo non esistono al mondo e si é così innescato un potente passa parola. Ora l'Hana-Bi é una tappa ambita dalle band di tutto il mondo».
Anche se non c'é un vero palco e le luci di scena sono ridotte al minino?
«Esatto, perchè il rapporto con i musicisti non si risolve solo nel momento del concerto. Tutto il nostro staff ha grandi competenze e quindi gli artisti capiscono di essere stati invitati non 'sulla carta', ma proprio perchè conosciamo bene le loro produzioni. E soprattutto, 'coccoliamo' i nostri ospiti in una situazione informale che piace. Abbiamo ad esempio un ottimo rapporto personale con i Liars; quando si esibiscono in Italia fanno sempre tappa a Marina; l'altra sera c'era, mescolato fra il pubblico di una festa, il loro batterista Ron Albertson».

Dunque la 'location' é fondamentale. E d'inverno cosa succede?
«C'é naturalmente il traino della stagione estiva: i gruppi che ci incontrano all'Hana-Bi sono una 'garanzia' per quelli che invitiamo d'inverno. Tant'é vero che si 'parla di noi' in Canada come in Svezia, addirittura in Australia. Così arriviamo a proporre oltre cento concerti all'anno. Ci tenevo ad avere una sala, quella di Madonna dell'Albero la ricordo da quando avevo 16 anni».

C'é qualche gruppo che é particolarmente felice di aver proposto al pubblico?
«Sicuramente Current 93, che abbiamo presentato al Teatro Rasi. Il progetto di David Tibet (che in realtà  si chiama David Michael Bunting) centellina le esibizioni live; che abbia accolto il nostro invito é stata una grande soddisfazione».

Indie rock, post punk, garage. Cercate un pubblico esclusivamente di giovani, se non di adolescenti?
«No, le proposte sono 'buone' per tutte le fasce di età . La qualità  alta delle proposte convince. Sui giovani una considerazione: il nostro pubblico é decisamente corretto ed educato. I giovanissimi percepiscono il clima familiare e rilassato e si 'adeguano'.
Insomma, si vivono serate traquille, all'Hana-Bi e al Bronson».

Il cartellone é on line; domani saranno di scena i Linea 77, per una tappa del loro 'Horror Vacui Tour', unica della Romagna. Come sempre l'ingresso é gratuito. Per informazioni, cell.: 333 2097141.

charlie_cravero