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Boy George in veste di Dj alla Baia Imperiale

Notizia pubblicata il 08 agosto 2007



Categoria notizia : Night Life


LA POPSTAR ALLA BAIA IMPERIALE:  Boy George, un dj  Il cantante icona degli anni '80 lunedì.  PER CHI AMA GLI ANNI '80, Boy George è un mito assoluto. Un'icona ambigua e kitsch di quell'epoca, oltre che un carillon di sonorità pop che più eighties non si può.

Boy George si è ormai riciclato come dj di grande successo, e proprio alla consolle sarà possibile vederlo fra qualche giorno. Sarà infatti protagonista di una serata imperdibile il 13 agosto alla Baia Imperiale di Gabicce Mare.

Baia Imperiale

Il gusto raffinato della pop star irlandese è intatto, perciò le selezioni musicali nella discoteca romagnola saranno senz'altro interessanti. Come del resto negli ultimi anni è stata interessante la sua vita privata, sempre sopra le righe. Anche in senso letterale.

Boy George

NELL' OTTOBRE del 2005, è stato arrestato per sospetto possesso di cocaina ed è comparso in tribunale il 1 febbraio del 2006, accusato di possesso di droga. L'8 marzo 2006 si è dichiarato colpevole di intralcio alla polizia: lui stesso aveva chiamato la polizia la sera dell'arresto, in evidente stato confusionale dovuto all'uso di stupefacenti, per denunciare un presunto furto in realtà mai avvenuto.

L'accusa di possesso di cocaina è caduta, la minaccia di detenzione non si è concretizzata e l'artista ha ricevuto soltanto una multa, oltre all'obbligo di svolgere servizio sociale. E così per un po' di tempo ha spazzato le strade di New York per la Nettezza Urbana. Altro episodio che lo ha riportato agli onori della cronaca è accaduto in Italia l'anno scorso. In un locale romano, il Maverik, Boy George si è esibito insieme a Vladimir Luxuria, deputato transgender di Rifondazione Comunista in uno spettacolo dal titolo "Scandalo".

Boy George Luxuria

Un'esibizione in cui la coppia nelle vesti di drag queen hanno dedicato la serata alla libertà sessuali, contro ogni discriminazione. Qualcuno ha anche sussurrato che sia nata una "liaison".

Infine lo scorso aprile, a Londra, è stato accusato di aver sequestrato un modello norvegese di 28 anni e di averlo incatenato a un muro con lo scopo di abusarne sessualmente. La polizia inglese lo ha arrestato e rilasciato su cauzione.

MA FORSE è meglio ricordare Boy George per le sue canzoni, monumenti a un'epoca spensierata e sfacciata, di lì a poco minata dal grande alone azzurro dell'Aids.

Come dimenticare i tempi dei Culture Club, band multietnica e orecchiabilissima, che regalò singoli strepitosi come Do you really want to hurt me o Time (Clock of the heart), o ancora I'll tumble 4 ya.
In realtà forse il pezzo più amato dai fan dell'artista è stato Karma Chameleon, un monumento gay friendly alla sua era.

Miss me blind, It's a miracle, Victims furono tutti successi radiofonici e da sala da ballo, tutti gioielli (per qualcuno bigiotteria) del fortunato album Colour by numbers. I Culture Club sono stati la pop band più famosa dei primi anni '80, insidiati da Black, Omd, Alphaville o Soft Cell ma mai raggiunti a livello di fama.

Anche perché Boy George, con un look stravagante oltre ogni limite e una vita al limite, è stato un grande strumento promozionale. Oltre che un juke-box di brani vincenti.
La curiosità di vedere Boy George in consolle è comunque tanta. Anche perché comunque si giudichi artisticamente, quello che ha toccato si è sempre trasformato in oro, o almeno in argento. Ha scritto libri, tenuto rubriche sui giornali, recitato in musical di successo. E la gente lo ha sempre acclamato. Perché nelle vesti di disk-jockey dovrebbe deludere?
Info: 0541/950312.