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Grande successo per la mostra ‘Borderline’ a Ravenna

Notizia pubblicata il 10 aprile 2013



Categoria notizia : Cultura



Luogo : Ravenna


Dallo scorso 17 febbraio il Museo d’Arte della città di Ravenna ha in esposizione la mostra ‘Borderline – artisti tra normalità e follia da Bosh a Dalì dall’Art Brut a Basquiat’ curata da Claudio Spadoni direttore scientifico del Mar con Giorgio Bedoni e Gabriele Mazzotta psichiatra e docente all’accademia di Brera.

Tutti pazzi per la mostra folle!!! Ogni visitatore che esce non può fare altro che confermare la sua soddisfazione. Un evento vincente grazie ad un tema inconsueto che allo stesso tempo è molto vicino alla realtà anche perché il periodo storico che stiamo vivendo è decisamente folle.

Turisti provenienti da tutta Italia raggiungono via Roma per entrare al Museo d’arte di Ravenna così come gli stessi cittadini ravennati che anche se fino ad oggi non erano abituati a queste opere fuori dall’ordinario hanno decisamente apprezzato questo esperimento.

L’esposizione inizia con un’ampia introduzione introspettiva con opere di Bosch, Géricault, Bruegel e Goya per poi dividersi in sezioni tematiche come quella dedicata agli artisti storici dell’Art Brut (Walla, Wilson, Aloise e Wolfli), quella intitolata ‘Il disagio della realtà’ con opere di artisti famosi come Appel, Dubuffet, Wols, Tancredi, Jorn affiancate dai lavori di artisti dell’Art Brut per creare un confine incerto insider-outsider. La sezione ‘Il disagio del corpo’ ha in esposizione le figure corporee rappresentate da Rainer, Nitsch e Brus e nella sezione ‘Ritratti dell’anima’ viene dato ampio spazio all’autoritratto, una delle forme di autoanalisi inconsapevoli con opere di Ligabue, Basquiat, Sandri, Bacon e Moreni. Molto interessante la sezione ‘La terza dimenzione del mondo’ con le opere di Gervasi ed alcuni capolavori di arte primitiva ed infine c’è la sezione ‘Il sogno rivela la natura delle cose’ che offre una dimensione onirica rappresentata dai dipinti surrealisti di Ernst, Dalì, Klee, Brauner e Matta.

La mostra realizzata grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con il supporto della Fondazione Mazzotta di Milano resterà aperta fino al 16 giugno 2013.