Bologna si rivela
Notizia pubblicata il 22 gennaio 2008
Categoria notizia : Turismo
Palazzi aperti e tesori ritrovati La città mostra il suo Bello. Sabato e domenica terza edizione di " Bologna si rivela". SE I TEMPI saranno rispettati entro il 2009 il Museo della Città (intitolazione ancora provvisoria) voluto dalla Fondazione Carisbo sarà cosa fatta.
E a giudicare dalla terza edizione di Bologna si rivela, che sabato e domenica proporrà al pubblico le nuove acquisizioni e il percorso museale già messo a punto all'interno della città , l'impresa sta crescendo non solo in quantità ma anche nel recupero di luoghi e materiali preziosi e dimenticati.
Il grafico qui accanto, e ciò che scrive il presidente della Fondazione, Fabio Roversi Monaco - che ieri ha presentato la manifestazione insieme al curatore del progetto, il critico e museologo Philippe Daverio -, visualizzano e motivano i punti lungo i quali si potrà snodare, nel fine settimana, la visita dei cittadini. Vi sono i 'passaggi' già noti, come la chiesa sconsacrata di San Giorgio in Poggiale, il Santuario di Santa Maria della Vita e la chiesa di Santa Cristina, in piazzetta Morandi, destinata alle attività musicali e già sede di una scuola di canto gregoriano.
E mentre sono aperti cantieri per il restauro di Palazzo Pepoli e Palazzo Fava, vi sono le novità . Che collegano, secondo l'impostazione del museo, musica, pittura, storia, beni librari, monumenti in un unico tessuto. Cominciando dal complesso di San Michele in Bosco, notissimo ai bolognesi perchè in parte occupato dall'istituto ortopedico Rizzoli, ma assai meno conosciuto per il suo valore artistico.
La Fondazione vi lavorerà , con una concessione trentennale, in collaborazione con l'arcidiocesi. LA MANO rinascimentale dell'architetto Biagio Rossetti, le decorazioni del Cignani e i resti degli affreschi di Guido Reni e Ludovico Carracci nel chiostro sono solo alcune delle ragioni che valgono la salita fuori porta Castiglione. Nel cuore del centro storico, l'oratorio e la chiesa di San Colombano, in via Parigi, offrono un'altra sorpresa: l'affresco duecentesco raffigurante il Cristo crocifisso con due dolenti, venuto alla luce durante i lavori di recupero della chiesa, antichissima, che la tradizione vuole fondata nel 616, é un tesoro che gli stessi tecnici impegnati nei lavori non si aspettavano.
E un'altra sorpresa, sarà ammirare l'interno di Casa Saraceni (via Farini, 15), sede della fondazione, aperta per la prima volta al pubblico che ospita anche una mostra di dipinti a tema musicale di proprietà della fondazione stessa.
LA MUSICA, dunque. E' un elemento determinante di tutto il piano del Museo della Città e dell'edizione 2008 di "Bologna si rivela", la terza. La fondazione ha infatti acquisito i quasi 400 pezzi della collezione di strumenti musicali meccanici messa insieme dall'industriale romagnolo Marino Marini, aperta al pubblico nel '72 a Savio, nei pressi di Ravenna, e accessibile solo su appuntamento dal '99. Un assaggio della raccolta si potrà avere nelle sale al piano terreno di Casa Saraceni, in Santa Cristina e nel portico del prospiciente Palazzo Mengoni sede della Cassa di Risparmio e opera dello stesso architetto che disegnò la galleria Vittorio Emanuele a Milano.
E poichè i musei e i luoghi d'arte, é stato spiegato ieri, devono essere animati per attrarre stabilmente il pubblico, "Bologna si rivela", prodotta e organizzata da Vittoria Cappelli, é anche un calendario di avvenimenti musicali. Solo per esemplificare, alle 19.30 di sabato Andrea Macinanti suona Frescobaldi, Galuppi e Scarlatti sull'organo di Santa Maria della Vita; mentre a San Michele in Bosco, dalle 13.30 di domenica, si esibiscono vari organisti e il quartetto di fiati La Tromboncina.
E musica si farà anche in Santa Cristina e in San Giorgio in Poggiale, e soprattutto nell'oratorio di San Colombano, dove torneranno le note del clavicembalo su partiture di Johann Sebastian Bach eseguite, ogni trenta minuti, da Nicole Hostettler (sabato, a partire dalle 19.30 e fino alle 24) e Stefano Domicheli (domenica, dalle 18.30 alle 23).