Due obiettivi ad Alta Velocità . La mostra sulla Bologna-Milano
Notizia pubblicata il 03 maggio 2008
Categoria notizia : Cultura
IN SEGUITO all'apertura dei cantieri per la costruzione della linea ad alta velocità sul tracciato Bologna-Milano, dal 2003 Linea di Confine organizza una serie di indagini e laboratori di fotografia con autori di importanza internazionale e giovani autori italiani.
Oggi alle 17 all'Ospitale di Rubiera (via Fontana 2), si inaugura la mostra Linea veloce Bologna Milano 2006/2007, con le ricerche realizzate nel 2006 e 2007 da Vittore Fossati e Bas Princen. Saranno presentati inoltre i lavori di undici giovani autori che hanno partecipato al Laboratorio di Fotografia 4, condotto da Bas Princen e l'indagine di Massimo Sordi sulle trasformazioni della viabilità locale.
NEL 2006, Vittore Fossati ha ricevuto da Linea di Confine, l'incarico di realizzare un'indagine fotografica sul paesaggio naturale in prossimità di alcune opere infrastrutturali in fase di completamento. Dopo una serie di ricognizioni fatte a Fontanellato e poi a Somaglia, dove sono state costruite le due gallerie artificiali del tracciato, l'attenzione di Fossati si é alla fine orientata sui ponti del fiume Taro e del fiume Po.
Il paesaggio fluviale del Po, nelle vicinanze della costruzione del ponte strallato, é sembrato essere uno dei punti chiave per la percezione del paesaggio che si stava delineando attorno ad una delle opere principali della tratta Bologna-Milano, un luogo simbolico per la cultura italiana, dove dal dopoguerra, registi, scrittori e fotografi sono spesso ritornati per trovare un senso a cambiamenti di natura epocale.
IL FOTOGRAFO-DESIGNER olandese Bas Princen é stato incaricato, in collaborazione con il Nederlands Fotomuseum di Rotterdam, di realizzare una ricerca sul nuovo paesaggio urbano, costituito da ponti, viadotti, gallerie artificiali, che si va delineando lungo il corridoio dell'alta velocità e nel corso dell'indagine, di condurre il Laboratorio di Fotografia 4. Noto per le sue analisi sull'uso non programmato e spontaneo del paesaggio marginale, dopo una serie di sopralluoghi ha orientato la propria ricerca sul tracciato urbano di Bologna e sulle gallerie in fase di costruzione. Info: la mostra rimarrà aperta da domani all' 8 giugno. Orario: sabato e domenica 10-13 e 16-19.Â
(foto di http://www.flickr.com/photos/gabrilu)