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Bollino di qualità per musei di qualità Nasce l’albo regionale per le strutture che rispettano i requisiti Rimini

Notizia pubblicata il 24 febbraio 2010



Categoria notizia : Cultura


Orari di apertura, barriere architettoniche e organigramma tra i parametri da osservare e che condizioneranno i finanziamenti “Bollino” dell’Ibc per 109 musei di qualità Nasce l’albo regionale per le strutture che rispettano i requisiti: 27 sono nel Bolognese

Sono in tutto 109 i musei dell ’Emilia Romagna che da oggi potranno esibire il “bollino di qualità”: un marchio che è una vera e propria certificazione per quelle strutture che hanno dimostrato di corrispondere agli standard fissati dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione. I musei che fanno parte di questo “albo”, che riconosce il livello di eccellenza in ambito giuridico, gestionale, finanziario, per la cura della collezione, per il rapporto con il pubblico e il territorio, sono inseriti in una guida, stampata in 1.500 copie.

Delle 109 strutture “doc” ventisette sono nel territorio bolognese, in particolare 13 in città (da Casa Morandi ai Musei civici) e altri 14 nel territorio provinciale. «La qualità - commenta infatti Laura Carlini, responsabile del servizio Musei e Beni Culturali dell’Ibc - non è un fatto solo delle grandi città, ma anche dei piccoli centri». Come Budrio, ad esempio, che nell’a lb o dell’Ibc guadagna ben quattro segnalazioni, o Imola, che segue a ruota con 3. «In regione i musei sono circa 400. Questo non vuole essere un gruppo chiuso - ha spiegato Ezio Raimondi, presidente dell’Ibc - ma un albo aperto. Un invito a guadagnarsi il diritto al marchio». Per farne parte bisogna presentare una domanda formale e poi si analizza l’a d e gu a m e n t o ai requisiti. Un riconoscimento, ha precisato Laura Carlini, del servizio Musei dell’istituto, che non «è piovuto dall’alto come una scure, ma è frutto di un percorso iniziato da alcuni anni ».

E che significherà anche risorse. «Nel piano museale della Regione si dà una priorità a quei musei che hanno il maggior numero di requisiti, come ad esempio l’apertura di almeno 24 ore alla settimana o la formalizzazione di un direttore nominato». Dall’archeologia al patrimonio naturalistico, dai civici a quelli della civiltà contadina, escluse le pinacoteche nazionali e altre strutture dello Stato, i musei inseriti nella 'comunità virtuosa sono, come detto, 27 in provincia di Bologna, a cui se ne aggiungono 12 nel ferrarese, 13 nel territorio di Forlì-Cesena, 10 in provincia di Modena, 12 in quella di Parma, 5 nel piacentino, 10 nel ravennate, 8 nel reggiano e 12 nel riminese. Il marchio scadrà nel 2012 dopo di che le strutture dovranno dimostrare di meritarlo ancora. Questa mattina, nell’auditorium della Regione, in via Aldo Moro, ci sarà la cerimonia per il riconoscimento. Ai 109 musei verrà consegnato un “kit” per utilizzare il logo, per il quale è stato fatto un concorso a cui hanno partecipato 70 grafici. Il marchio selezionato dalla giuria richiama la lettera Q di Qualità e ha all’interno nove piccoli fori: le nove muse e le nove province dell’Emilia-Romagna.

Particolare attenzione, poi, al tema delle barriere architettoniche: «Tra i 109 musei certificati per qualità in Emilia-Romagna spiega Carlini - tutti presentano una particolare attenzione nei confronti delle persone disabili. Un buon numero- dice - ha provveduto ad abbattere le barriere architettoniche che potevano costituire un ostacolo mentre tutti quelli che non lo hanno ancora fatto propongono soluzioni alternative per risolvere il problema». Carlini si riferisce all'iniziativa di alcuni musei che, attraverso appositi monitor, offrono ai disabili la possibilità di visionare opere contenute in locali a loro inaccessibili.

Molte volte è invece difficile ottenere il permesso per abbattere barriere architettoniche perchè i musei si trovano all'interno di edifici storici che non si possono ristrutturare. Ma anche in questo caso le porte del museo non rimarranno chiuse: basta che la persona disabile prenoti la visita e, in questo modo, avrà a disposizione degli apparecchi, come delle piccole gru, che lo aiuteranno a muoversi dove altrimenti non potrebbe.