L’opera di capodanno La Bohéme che saluta il 2009 sarà tutta riminese con 'Atto primo' e il 'Coro Galli'
Notizia pubblicata il 10 dicembre 2008
Categoria notizia : Musica
QUEST’ANNO cambia tutto. Non solo perché, dopo le prime 5 edizioni dedicate ad altrettante opere di Verdi, si andrà in scena con Puccini. Ma anche perché la tradizionale opera di Capodanno a Rimini, che aprirà il 2009 sulle splendide note de «La Bohéme», quest’anno sarà più che mai riminese. Riminese la produzione, interamente affidata all’associazione ‘Atto primo’ e al coro ‘Galli’.
Riminesi le comparse, scelte qualche settimana fa nel corso di un casting che, rivela Claudia Corbelli di Atto primo, «ha avuto un’affluenza straordinaria: oltre un centinaio di persone, appassionati di teatro, certo, ma anche semplici curiosi, si sono fatte avanti per far parte del cast». Non cambia la regia dello spettacolo, affidata ancora a Ivan Stefanutti, mentre il maestro Matteo Salvemini dirigerà il coro Galli e l’orchestra ‘Città di Ravenna’. E’ lo stesso Stefanutti a spiegare lo spirito di questa particolarissima Bohéme, «ambientata non a fine ’800, ma a cavallo delle due guerre mondiali.
E la Parigi che farà da sfondo sarà più vivace, più realistica». Come lo spettacolo, che è «un grande affresco di storie». Che appariranno tutte, nel secondo atto, quando in scena ci saranno in contemporanea tutti gli interpreti. La Bohéme sarà protagonista all’Auditorium del Palacongressi l’1 gennaio (17,30) e in replica il 3 (21). Il ricavato, come sempre, servirà a sostenere l’attività dello Ior.
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