Tornano i giorni della pace dell’amore e della musica
Notizia pubblicata il 05 giugno 2009
Categoria notizia : Eventi
CI SONO fotogrammi che marchiano in maniera indelebile trasformazioni profonde del tessuto sociale.
Immagini, a volte entrate in maniera così profonda nella nostra mente, da rendere impossibile associarle a mutazioni, che hanno cambiato il corso dell’evoluzione del costume. Così, se Woodstock evoca Jimi Hendrix che brucia la bandiera americana o i bambini nudi che si aggirano tra tende e palchi, angelici e sognanti, difficilmente si pensa a quello che ha significato per il nostro stile di vita.
PER QUESTO l’edizione 2009 del Biografilm Festival (10-15 giugno), che proprio ai «tre giorni di pace, amore e musica» è dedicata, può essere una occasione per analizzare, con i protagonisti di allora, sensazioni che, ancora oggi, condizionano, più di quanto siamo disposti ad ammette, le nostre scelte. Back to Woodstock, questo il sottotitolo scelto per raccontare cosa successe nelle campagne intorno a quel paesino dimenticato, prepotentemente tornato 40 anni dopo sotto i i riflettori con la presentazione a Cannes di Taking Woodstock di Ang Lee, che il festival bolognese offre in anteprima italiana giovedì 11 giugno (ore 19).
Alla proiezione sarà presente Elilot Tiber l’autore del libro che ha ispirato la pellicola, storia di come li proprietario di un diroccato motel nella campagna americana, titolare di una licenza per organizzare concerti, decise di ospitare il festival, al quale erano state negate, in altri spazi, le autorizzazioni.Un piccolo gesto, casuale, forse, che ha permesso alla festa simbolo delle culture giovanili di esistere.
E Tiber è solo uno dei testimoni di quell’ anno leggendario ad arrivare a Bologna.
Mercoledì 10 giugno infatti (ore 22), verrà proiettata la versione integrale del film Woodstock, 3 Days of Peace and Music, un nuovo montaggio, con le performance inedite di Canned Heat, Jefferson Airplane e Jimi Hendrix. In sala ci saranno il regista Michael Wadleigh, Artie Kornfeld, che ideò il festival e il fotografo ufficiale del film, Barry Z Levine, che sarà al centro della mostra Sguardi su Woodstock (Feltrinelli di piazza Ravegnana, dal 9 al 28 giugno), scatti che narrano gli artisti, il pubblico, la creazione dello spettacolo.
Per dare a i luoghi del festival un sottile gusto rétrò , con l’illusione di tornare, con l’immaginazione, ai quei giorni tempestosi, la Piazzetta della Manifattura delle Arti diventerà il “Woodstock Village”, tra massaggi shiatsu, musica d’epoca e maestosi muri di video che trasmetteranno concerti rock.
A SOTTOLINEARE la grande vocazione musicale di questa edizione, il Biografilm si arricchisce di una esuberante sezione su Julien Temple, il regista inglese che ha documentato, dai mesi anarchici dell’estate londinese del ‘76 l’irresistibile ascesa del punk ed il suo incontro con le più vitali subculture della metropoli .
Vedremo, in anteprima internazionale, alla presenza dell’autore The Liberty of Norton Folgate (11 giugno, ore 18), film sul ritorno sulle scene della ska band Madness, una commovente dichiarazione d’amore per le strade di Londra e, tra gli altri, il classico, Joe Strummer: the Future is Unwritten, sul cantante dei Clash (14 giugno, ore 21).
Nel programma infinito, sezioni su Groucho Marx, Andrea Pazienza e i Brothers Warner.
E, naturalmente, il concorso e la selezione ufficiale. . Tra i tanti titoli, atteso A President to Remember: in the Company of John F. Kennedy di Robert Drewch (10 giugno, ore 16).
Tutte le proiezioni si svolgeranno al Cinema Lumière. Il programma completo è su www.biografilm.it
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