Il Libro Che Michael Jackson Avrebbe Voluto Farti Leggere

Negli Scaffali: 'Il Libro Che Michael Jackson Avrebbe Voluto Farti Leggere': rivelazioni di una star che si sentiva un leone. Vulnerabile. In uscita anche 'Vita di una leggenda' fotobiografia firmata da Heatley

Metti di trascorrere una trentina di ore con la più acclamata popstar del pianeta. Anzi, con il re del pop. The king. Metti che durante quelle lunghe chiacchierate vis a vis qualcuno abbia premuto il tasto play di un ormai vetusto e defunto registratore a cassette. E metti, infine, che quel qualcuno si sia preso la briga di trascriverle. In tal caso il più è fatto. Ovvero, il libro è fatto. Il qualcuno che ha trascritto le sue conversazioni private con Michael Jackson è un rabbino che si chiama Shmuley Boteach. Ben trenta ore di chiacchiere, avvenute fra l’agosto del 2000 e l’aprile del 2001 con la star che ha rivoluzionato i linguaggi del pop e che ha lasciato questo mondo a soli 50 anni di età per un arresto cardiaco.
CONVERSAZIONI realizzate con l’esplicito intento di pubblicarle in un volume dal titolo 'Il Libro Che Michael Jackson avrebbe Voluto Farti Leggere', appena uscito nelle librerie, edito da Newton Compton (pp. 288, euro 9.90). Dai ricordi d'infanzia al difficile rapporto con le donne, dalla ricerca della purezza e dell'innocenza alla dannata e doriangreyana paura di invecchiare: "Penso a tutto il mio successo e alla mia popolarità - confessa Michael al rabbino -; li ho voluti, li ho voluti perchè volevo essere amato (...). Perchè non mi sono mai sentito veramente amato".

Struggente dichiarazione di vulnerabilità da un lato, euforica ostentazione di onnipotenza dall'altro: "Sono come un leone. Niente può ferirmi. Nessuno può danneggiarmi ". Doppio era Michael, vulnerabile ma intoccabile, corruttibile ma eterno: "Penso che invecchiare sia la cosa più brutta (...) Non voglio vedere una cosa del genere. Non la capisco". Un re che aveva paura della morte, come tutti i re: "Ho sempre detto che mi piacerebbe essere sepolto dove ci sono dei bambini. Li voglio vicini. Voglio che i loro spiriti mi proteggano". Un re che non ha ceduto alle lusinghe di una regina, Madonna: "Eravamo seduti a un tavolo a mangiare, ci si è avvicinato un gruppetto di ragazzini dicendo: “Possiamo avere un autografo?”. E lei ha risposto: “Fuori dalle scatole. Lasciateci in pace”. E allora io ho detto: “Non parlare più in quel modo a dei ragazzini”. E lei: “Ma stai zitto”". Ma re Michael, di rimando: "Stai zitta tu". Intanto sta per uscire in libreria in versione italiana anche “Vita di una leggenda”, biografia fotografica di Jacko firmata da Michael Heatley.

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