Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Bimbi In Discoteca A Rimini

Notizia pubblicata il 03 marzo 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


A Rimini alcune discoteche hanno chiesto una deroga per permettere l’ ingresso a minori di 16 anni, tra questi si ricorda la Mecca ma anche altri locali da ballo. In realtà non ci sono leggi specifiche a livello nazionale che vietino a un minore di sedici anni di entrare in discoteca, ma ci sono leggi regionali alle quali è possibile derogare.

La vice presidente del SILB Lucia Chiavari commenta questa situazione dicendo che “ in realtà turistiche come la nostra alcuni locali chiedono, al rilascio della licenza di poter aggirare la limitazione tenuto conto delle numerose comitive di studenti che soprattutto in primavera giungono a Rimini per le gite scolastiche. Non conosco la situazione del locale in questione visto che la mecca non è associata al SILB. Detto questo tuttavia, che il divieto di somministrare alcolici ai minori non è sempre facilmente rispettabile. Questo per più ordini di fattori. Innanzi tutto perché noi non siamo pubblici ufficiali che come tali possono pretendere l’ esibizione di documenti; poi, se si tratta di ragazzi molto giovani non sono neppure tenuti aa avere un documento di identità.

Noi possiamo limitarci a osservarli e bloccarli all’ ingresso se riteniamo che non hanno l’ età giusta per poter accedere alla discoteca ma quando questi si trovano all’ interno possono facilmente aggirare ulteriori controlli mandando un amico più grande ad acquistare gli alcolici al bancone. Ci sono poi giovani soprattutto ragazzine che mostrano più anni di quelli che poi hanno in realtà. Per quanto riguarda ragazzini più giovani posso dire che nella mia esperienza mi sarà capitato due volte, in dieci anni di imbattermi in giovanissimi. Si trattava di dodicenni che si trovavano in discoteca con i genitori”. Ci sono poi delle regole di cui ci si è auto dotati all’ interno delle discoteche ma che nella maggior parte dei casi non prevedono l’ esclusione dal locale di chi sgarra.