Estate 2008. Non passa lo straniero. L’indagine degli albergatori smentisce i pessimisti: ‘Una bella stagione’
Notizia pubblicata il 04 dicembre 2008
Categoria notizia : Turismo
TANTI I mugugni, ma alla fine i dati turistici dell’estate 2008, forniti dagli albergatori parlano di una «bella stagione». Dall’indagine svolta dall’Aia tramite l’Osservatorio Luigino Montanari, si scopre che in media tra marzo e settembre, rispetto l’anno scorso, il fatturato è cresciuto del 6,3 per cento e le presenze del 5,1.
Lo dicono gli albergatori che hanno rispedito 102 delle 320 schede distribuite tra gli associati. In particolare la valutazione data alla stagione estiva risulta «buona» per il 31 per cento degli operatori, «discreta» per il 44 «sufficiente» per il 17 e «negativa» solo per l’8 per cento. Rispetto il 2007 un 39 per cento è convinto che l’estate sia andata meglio e un 37 che sia andata come l’anno scorso. Solo per il 24 per cento è andata peggio.
Il quadro è questo, anche se i dati della Provincia, tra gennaio e settembre (mese ancora provvisorio) dicono che a Riccione le presenze sono calate del 2,8 per cento. Il crollo più vistoso del 43%, si registra in aprile, ma anche giugno, mese da sempre d’oro, è in flessione del 5,4. A differenza del passato luglio, complice la Notte Rosa e altri eventi, è in crescita.
Sta di fatto che in questa selva di numeri, come fa notare il direttore dell’Aia Luca Cevoli, i turisti stranieri risultano in calo. Forse i soldi investiti nella promozione all’estero sono andati in fumo? Cevoli risponde con una provocazione: «Per un anno proviamo: non facciamo promozione all’estero e diamo da investire quei soldi agli albergatori, vediamo che succede! Lo straniero non si conquista più con piada e ‘saraghina’ o con qualche club di prodotto. Serve una strategia nazionale».
D’altra parte l’indagine dice che l’83 per cento dei turisti è di nazionalità italiana. I tedeschi sono ridotti al lumicino (5,3%), peggio ancora i belgi (3,6%) gli svizzeri (2,3%) e i francesi (1,9%). Gli arabi e i russi, tanto agognati, sfiorano lo 0,8 per cento. Nonostante tutto, in generale il 73 per cento degli albergatori ha dichiarato di vedere un futuro stabile e il 14 per cento in crescita. Tanto ottimismo, espresso a fine stagione, quando la crisi non era scoppiata in modo così eclatante. L’indagine ha riservato note dolenti per i punti critici: viabilità, traffico, rumori, arredi urbani, scarsa manutenzione di strade e marciapedi. Apprezzamenti invece per lungomare, Palas e cordialità. Fa riflettere il calo del 13 per cento di presenze in arrivo registrate all’aeroporto di Miramare.
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