
Cagnoni tira le somme sull’andamento della Fiera
Notizia pubblicata il 25 maggio 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Il cda del gruppo Rimini Fiera ha approvato il bilancio consuntivo 2010. Il volume d’affari si mantiene in linea con quello dell’anno precedente, con 79 milioni di euro (+0,6% sul 2009) ed un utile netto di 2,2 milioni di euro. Il presidente Lorenzo Cagnoni ha dichiarato con soddisfazione: “Facciamo meglio di tutte le altre fiere”.
Cagnoni ha aggiunto: “La Fiera di Milano, che fattura più di noi, chiude con un utile uguale al nostro e può contare su 13milioni di euro di contributi alla gestione che noi non abbiamo”. Lo scorso anno il l’indebitamento del gruppo ammontava a 39milioni di euro, mentre ora è sceso a 30 milioni, grazie all’investimento sul quartiere fieristico e al contributo di Camera di Commercio, Comune, Provincia e Regione. Ha chiuso con una grave perdita una delle otto società controllate dal gruppo, la ExMedia, che organizza la Borsa del turismo congressuale con -350mila euro. Ma Cagnoni rassicura: “Attraverso una politica dolorosa degli investimenti, attraverso l’iniezione di risorse fresche che ci hanno messo alla condizione di difendere il nostro business e di ripartire da posizioni più competitive… siamo un universo che funziona”. Grazie a Rimini Fiera vengono prodotti 869milioni di euro solo nell’attività fieristica e 210 milioni in quella congressuale (attuale). Il totale rappresenta il 15% del suo Pil provinciale, numeri che contano per l’intero territorio.
Cagnoni non si vuole più sbilanciare su una data per l’apertura del nuovo Palas. Manca ancora la conformità sismica dalla Regione, si spera di aprire entro l’anno dato che la legge concede 12 mesi e ne restano ancora tre. Dopo l’apertura, proprietà ed impresa si incontreranno per valutare chi non ha rispettato i contratti, la controversia non si può evitare.