Grano duro come oro i prezzi su del 140 per cento, Il bilancio dell'Annata agraria
Notizia pubblicata il 14 novembre 2007
Categoria notizia : Cultura
PECCATO non aver piantato soltanto grando duro, un po' d'orzo, ma anche tanto mais. I cereali hanno avuto un incremento dei prezzi che la stessa Confederazione italiana degli agricoltori non fa fatica a giudicare "eccezionali".
 Ieri, la Cia ha presentato a Cinema City il consueto Bilancio dell'Annata agraria 2007, con un giudizio migliore rispetto al 2006. Indubbiamente colpisce il trend delle colture erbacee. La produzione di grando duro risulta in aumento.
"Eccezionali i rialzi di prezzo per i cereali in generale e in praticolare proprio per il grano duro che segna un aumento del 140% rispetto al 2006". L'orzo segna un aumento del prezzo del 65%, con una produzione per ettaro inferiore a quella dello scorso anno.
Cala la resa media per ettaro anche del mais, ma non certo il prezzo che, con 232 euro a tonnellata registra un incremento del 65%. Niente male nemmeno il sorgo. Calano la superficie investita e la resa produttiva ma non i prezzi che crescono del 63% per il sorgo rosso e del 52% per il bianco. Calano in generale le superifici coltivate e contemporaneamente esplodono i prezzi: girasole 350 euto a tonnellata (+75%), soia a 360 euro (+67%). Soddisfacenti i risultati per l'erba medica. Veniamo alla frutta.
Pesche comuni e nettarine hanno registrato un calo produttivo del 10/15%. Altalenante l'andamento dei prezzi.
Buono quello del prodotto precoce, in calo del 20/30% il prodotto di luglio, in ripresa del 30% pesche e nettarine di raccolte da agosto in poi. Complessivamente, la Cia giudica il risultati di quest'anno migliori di quelli del 2006. Per pere e mele migliora la qualità e con lei i prezzi del 10%.
La produzione ravennate di kiwi si aggira attorno alle 34 mila tonnellate, in calo del 20/25% rispetto al 2006, nonostante l'aumento della superficie in produzione. Un calo dovuto al clima non favorevole.
Cala del 30% la produzione di olive a causa della siccità in maggio, ma la qualità dell'olio si annuncia discreta. Si preannuncia un trend di mercato favorevole per il Dop Brisighello con prezzi in aumento del 10%. Il comparto vitivinicolo registra una produzione complessiva pari a 2,6 milioni di quintali coin una diminuzione del 12% e una produzione di vino di quasi 2 milioni di ettolitri.
"Ottima ovunque la qualità , i vini rossi sono ricchi di colore e struttura mentre i bianchi presentano aromi e profumi molto intensi". I prezzi sono in aumento del 30%. Note negative invece dalla zootecnia.
I suini "sono precipitati di nuovo in una crisi profonda di difficile risoluzione, ma anche bovini ed euqini non hanno mantenuto le abituali quotazioni, già ritenute insufficienti". Migliore l'andamento per polli e conigli.
"Dobbiamo lavorare su due fronti - commenta l'assessore provinciale Libero Asioli - aiutare le nostre imprese a competere sui mercati internazionali e accorciare la filiera produttore-consumatore per garantire un maggior reddito all'agricoltore".
foto by bagna