
Il bilancio del turismo della Riviera di Rimini 2010 è positivo
Notizia pubblicata il 28 febbraio 2011
Categoria notizia : Turismo
La spiaggia romagnola piace e la riviera è riuscita anche a destagionalizzare. Questa non è un’opinione perchè i numeri non mentono. Analizzando le percentuali di arrivi e presenze dell’anno 2010, vengono fuori cifre molto positive che sono nettamente in controtendenza rispetto al quadro nazionale. Gli stranieri crescono, mentre gli italiani diminuiscono.
L’assessore provinciale al Turismo, Fabio Galli, ha dichiarato: “Il dato di sintesi che emerge dall’analisi 2010 è, ancora una volta, la capacità della Riviera di Rimini di sapersi adattare rapidamente al cambiare, anche improvviso, delle condizioni di mercato”.
Ecco i dati finali: +0,7% negli arrivi e un -0,2% nelle presenze. I mercati esteri hanno raggiunto un +9,9% di arrivi e un +6,5% di presenze. La domanda estera è salita del 2,4%. Analizzando le diverse nazionalità, sono al primo posto i russi con un +56% nelle presenze, poi seguono la Polonia +14,9%, l’Austria +9,3%, la Svizzera +3,4% ed altri Paesi dell’Europa dell’Est. Altri paesi europei come Gran Bretagna, Francia e Benelux sono stati penalizzati dalla forte crisi economica. Per quanto riguarda la Germania però, considerando che nel 2009 è stato registrato un +6,1%, non fa paura il -1,5%.
Se ci mettiamo a considerare le presenze italiane.. arriva la pioggia di meno. Nel 2010, infatti, le vacanze degli italiani si sono ridotte del 7,8% in termini di pernottamenti e del 12,4% in termini di numero di viaggi. Per Rimini le presenze italiane hanno registrato un -2% e gli arrivi un -1,5%.
Il 2010 è partito bene con un +6,4% di presenze nel mese di gennaio, febbraio scende a +3,7% e poi marzo raggiunge un incredibile +10,7%. Aprile passa con un +2,7% e poi arrivano i dolori con maggio -9,6% e giugno -3,5%, cali dovuti non solo all’assenza di ponti ma anche alle condizioni metereologiche pessime. Luglio si riprende con un +1,9% (cosa succederebbe senza la “Notte Rosa”?), agosto torna vicino allo zero con -0,4% insieme a settembre. La sorpresa arriva con i mesi autunnali ed invernali ‘benedetti’ dal turismo fieristico e congressuale: ottobre mette in saccoccia un +2,1% e novembre raggiunge persino il +20,9% mentre l’ultimo mese dell’anno chiude con un -0,7%.