Ultimi ritocchi in campo per la tredicesima Bigorda. Oggi visite mediche e antidoping ai cavalli
Notizia pubblicata il 12 giugno 2009
Categoria notizia : Sagre Feste
SI È SVOLTO l’altra sera l’ultimo turno di prove libere per la 13ª Bigorda d’Oro in programma sabato. Davanti a un apprezzabile pubblico di appassionati, si sono effettuati gli ultimi lavori di rifinitura sui cavalli e le ultime prove con la lancia sul Niballo. Poche le tornate condotte a forte velocità con partenza a stalli chiusi.
Per il Giallo, Daniele Ravagli ha fatto alcune tornate senza spingere a fondo su Arrassussia; poi gli è subentrato il terzo fantino, Daniele Beoni: ha fatto due belle tornate, facendo fermare i cronometri, nella migliore performace, sul 12’ e 45”. Fabio Tarlombani del Nero, è in netto progresso, cavalca con la lancia solo da una settimana e nelle due corse ha centrato i bersagli in entrambe. Andrea Bonoli del Verde ha fatto alcune tornate di allenamento sul ‘muletto’ da prova, il bianco Astor, miglior tempo un 13’ e 55”. Marco Tassinari del Bianco ha fatto vedere la pista a Mister Morfeo, cavallo di cui si dice un gran bene per il futuro, essendo un puledro; poi sul cavallo che utilizzerà per la gara, Sensuality Plum, ma non ha mai spinto. Infine, diverse tornate a forte andatura, ma a stalli sempre aperti, per Gioele Bartolucci su Perla del Poggio. Oggi pomeriggio ultime viste sanitarie per i cavalli indicati alla gara e per quello di riserva, e verrà fatto il primo prelievo ematico antidoping. Il secondo sarà eseguito dopo la gara. Poi in serata, cene propiziatore nelle cinque corti rionali, dove i supporter rionali acclameranno il fantino e la dama.
DA segnalare l’uscita a cura del Comune di un interessante opuscolo a cura di Giulio Sangiorgi che ripercorre la storia della ‘macchina’ Niballo dal 1959 al oggi. L’attuale congegno, ribattezzato Nep Niballo Elettro Pneumatico, realizzato dal progettista Cisa Claudio Ferruzzi e introdotto per la prima volta nel Palio 1972, con molti aggiornamenti è arrivato sino ad oggi. Sangiorgi svela come la macchina sia tarata al decimo di millimetro; due fantini potrebbero colpire contemporaneamente il bersaglio e quindi il Niballo alzerebbe le due braccia. Cosa prevede il regolamento del Palio in questo caso? Lo abbiamo chiesto al Podestà della Giostra, Fausto Brugnoni: «Il caso non si è mai verificato, ma se accadesse, assegnerei tornata vinta a entrambi i rioni facendo consegnare a ognuno uno scudo». La macchina è seguita da un altro Ferruzzi, Raffaele fratello di Claudio, mentre importanti studi su di essa vengono svolti dal Dipartimento di meccanica della facoltà di Ingegneria dell’università di Bologna, docente Gabriele Bassura, faentino doc.
photo by http://www.flickr.com/photos/flaviakappa