Beach Padella...la nuova moda del beach
Notizia pubblicata il 22 agosto 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
LA PADELLA per le castagne? Perfetta per il dritto. La teglia per la crepé invece «è ideale per il rovescio». E vaglielo a spiegare, alle casalinghe disperate, che quelle padelle non le rivedranno più a casa...
ALTRO che beach tennis e beach soccer. Nella Riviera dei mille sport da spiaggia, il
beach padella è già diventata un must. È bastata la prima competizione ufficiale, ideata e organizzata domenica scorsa dal bagno 16 a Viserba,
per lanciare la nuova moda dell'estate riminese. Facilissima da praticare (procuratevi due padelle e una pallina), esilarante per il pubblico che segue a bordo campo, irresistibile anche per le mogli e le fidanzate che si divertono a scegliere le migliori padelle... pardon racchette per i loro atleti.
«Ma adesso hanno cominciato a giocare anche le donne, e si divertono un mondo! Vuoi mettere la gioia di una padellata ben assestata?», scherza, ma non troppo, Luca Mussoni. Che non è soltanto il titolare del bagno 16 di Viserba, ma anche l'inventore della nuova disciplina da spiaggia. «È nato tutto per gioco - racconta - Un giorno io e un cliente abbiamo pensato che poteva essere divertente sfidarsi con le padelle, anziché con le solite racchette. Abbiamo cominciato a organizzare il torneo, e in pochissimi giorni abbiamo chiuso le iscrizioni».
PER RENDERE la sfida ancora più avvincente, il bagno ha fissato il tetto dei partecipanti: 32. «Ma se avessimo fatto un tabellone di 64 avremmo riempito anche quello». Domenica, a seguire il torneo, centinaia e centinaia di persone che hanno seguito ogni partita tra i vari giocatori. E già da lunedì, sulla spiaggia del 16, decine di persone si sono ripresentate in riva al mare "armate" delle loro padelle, per continuare le sfide. Che poco o nulla hanno a che fare col beach tennis.
« Il beach padella è molto più lento, indubbiamente - spiega Luca - ma ha un vantaggio: mette tutti i giocatori allo stesso piano. Non c'è la racchetta a migliorare le prestazioni, con la padella o colpisci bene o buchi il colpo».
Anche se poi, a sentir bene, qualche differenza c'è. Perché «il suono che emette la padella per le castagne, quando colpisci, è completamente diverso rispetto a quello che fa una teglia per la piadina o per la crepes!». Insomma, c 'è padella e padella...
E poi c'è bagno e bagno. Perché il 16 di Viserba, che la famiglia Mussoni gestisce fin da quando è nato (nel 1972), non è nuovo a certe stravaganze. Come quando a Ferragosto «per tanti anni mio padre Attilio - ricorda Luca - , per far divertire i clienti, organizzava il palio dell'oca... in mare». Proprio così: si lasciava l'oca in acqua «e poi i bagnanti, nuotando, dovevano cercare di raggiungerla e acchiapparla». I clienti si divertivano un mondo, l'oca un po' meno. Ma questa è un'altra storia.
Foto by poluz