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I vecchi leoni non vincono, ma ruggiscono ancora forte .La formazione della Marr cede di misura agli All Stars (48-52)

Notizia pubblicata il 14 settembre 2009



Categoria notizia : Sport


UN TUFFO al cuore. Rivederli lì, su quelle tavole, in calzoncini e canottiera fa proprio uno strano effetto, sembra che il tempo si sia fermato. Quella che poteva solo apparire un’affascinante e improbabile idea di tarda primavera si è trasformata in una cosa vera, tangibile, reale. Sul parquet del Flaminio si affaccia la Marr che portò per la prima volta Rimini nell’élite dei canestri, in panca Piero Pasini, il coach di tante imprese, compresa naturalmente quella, e il fidato vice Luca Dalmonte, oggi apprezzato capo allenatore alla Scavolini

Di fronte una selezione All Stars di altri giocatori che hanno indossato la casacca biancorossa. Agli ordini dei ‘fischietti’ Sardella e Pironi, che nella ripresa verranno avvicendati da Verde e De Vito, viene finalmente alzata la palla due, con il ‘Paso’ che va subito col suo quintetto forte, vale a dire Benatti, Cecchini, Ottaviani, Sims e Wansley. Sarà l’emozione, sarà una certa desuetudine a maneggiare un pallone a spicchi, fatto sta che devono passare due minuti tondi prima che Giorgio Ottaviani, 49 anni portati con estrema disinvoltura, trovi la via del canestro, mentre Benatti ordina subito lo schema 2, il celebre ‘incrocio magico’ che stavolta non sortisce gli effetti sperati.
A differenza di un tempo, pasini mette mano alla panchina con una certa sollecitudine e i risultati non mancano. Brighi, classe ‘61, dimostra che la mano è rimasta educata e imbuca la prima tripla che si prende, bomba che vale il 15 pari. Intanto il cronometro viene lasciato un po’ andare ma non si lamenta nessuno se qualche secondo (o minuto) viene ‘mangiato’. D’altronde il fiato è quel che è e gli acciacchi non mancano: Sims lamenta un fastidio a un ginocchio, Cecchini ha un problema a un tendine, però figuriamoci se questi due antichi leoni si chiamano fuori in un’occasione come questa. Gig Sims, come allora, guarda poco il canestro però si rende utile con rimbalzi e recuperi, non esitando a finire lungo e disteso sul parquet nel tentativo di artigliare un pallone. E ‘Cecco’, che non riesce a distendersi più nei suoi irresistibili contropiede, è felice con una pregevole azione di ‘arresto e tiro’ dai 4 metri. Sempre il 51enne Cecchini è protagonista di una riuscita zingarata nel cuore dell’area, canestro che vale il 24-31 alla sirena dell’intervallo.
Il pubblico aspetta sempre i primi punti di Ernestone Wansley e ‘Big E’ si sblocca in avvio di ripresa con un libero, per arrotondare poi con un movimento di forza sotto canestro. Joli e Terenzi, rispettivamente 47 e 44 anni, hanno dei sussulti giovanilistici, Brighi raggiunge la doppia cifra (10p) e dalle tribune rimbomba l’incitamento di un tempo (‘Forza Marr, forza Marr...’). Paci, riminese ormai trapiantato a Brescia, firma il canestro più bello della serata con veronica in palleggio e morbido appoggio al tabellone («Non so nemmeno io come ho fatto», ammetterà poi), mentre Cecchini – e chi altri? - è felice in un’acrobatica entrata a pochi spiccioli dalla fine, paniere che fissa il risultato sul 48-52 a favore degli All Stars guidati da un infallibile Romboli (19p). Ma i veterani ci hanno provato. Perché a perdere questo gruppo non ci sta mai, neppure per scherzo e con qualche chilo di troppo addosso