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Toccata e fuga, riuscita, nel baseball dei grandi

Notizia pubblicata il 12 marzo 2009



Categoria notizia : Sport


L’AVVENTURA dell’Italia che ‘batte e corre’, nel prestigioso World Baseball Classic, si è conclusa

I sogni della nazionale azzurra, infarcita da parecchi personaggi che frequentano Major e Minor League ed esibiscono qualche nonno nato nel Belpaese, si sono infranti al cospetto delle mazze venezuelane, che hanno messo sul piatto la loro terrificante potenza (14 valide alla fine, ben 4 fuoricampo condensati in un’unica ripresa, la quinta).
L’INCONTRO, irradiato pure in diretta tv su Espn America, è terminato 10-1 per i formidabili sudamericani. E siccome era un ‘elimination game’, cioè una partita a eliminazione diretta, senza appelli, per i ragazzi di Marco Mazzieri è stato tempo di fare le valigie. Un’Italia che archivia comunque col sorriso questa partecipazione, non fosse altro per l’eccellente vittoria ottenuta contro i padroni di casa del Canada (6-2), mentre in avvio era stato sempre il Venezuela a imporre l’alto là agli azzurri (7-0). Proprio in questo match inaugurale il riminese Mario Chiarini aveva avuto modo di mettersi in mostra, guadagnandosi pure i commenti oltremodo favorevoli nientemeno che dei telecronisti della Espn.
IL 28ENNE esterno della Telemarket si rendeva infatti protagonista di una spettacolare presa al volo in tuffo nel prato esterno: la pallina stava per scavalcarlo, ma con un ultimo colpo di reni ‘SuperMario’ riusciva a catturarla nel guantone. Roba da spellarsi le mani, un’azione da Major. Poi si esaltava anche nel box, con un profondo doppio contro la recinzione. Chiarini chiudeva a 1/3, la stessa media ottenuta l’altra sera con il Venezuela (singolo un po’ fortunoso al 5° inning). Contro il Canada, invece, Mario restava a secco (0/2), così la sua media battuta nel torneo era di 250 (2/8). Più quell’impagabile ‘perla’ in difesa.
L’ALTRO Pirata, l’oriundo Jack Santora, giocava solo qualche spezzone di partita. Nell’ultima sfida al Venezuela, ad esempio, entrava per battere, ma la sua volata si spegneva nel guanto del califfo Ordonez. Suo, comunque, l’unico pbc, questo grazie a una base ball con i cuscini pieni. Bene il riminese — ma da alcune stagioni negli States — Alessandro Maestri. Per il 23enne pitcher ex San Marino 2.2 riprese senza incassare punti e dritta che viaggiava a 94 miglia. Meno bene Tiago Da Silva, altro ‘braccio’ dei titani. Utilizzato solo nello ‘spareggio’ con il Venezuela, Da Silva veniva colpito duro e risultava lui il ‘perdente’ (3 bvc, una base ball, un colpito e 2 pgl in 0.2 inning).

foto by http://www.flickr.com/photos/webersweb/