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Torna di moda il ‘baratto’
Notizia pubblicata il 07 gennaio 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
La crisi economica ha costretto molte famiglie a ridimensionare le spese. Il salario è sempre più ridotto e per riuscire a sbarcare il lunario torna di moda l’antica formula del baratto, che consiste nello scambio di oggetti o servizi senza ricorrere al denaro.
Questa è una delle forme più antiche di commercio ed è ancora quotata in paesi come Montecolombo, Novafeltria, Mondaino e Pennabilli. Alcuni pensionati si offrono disponibili per sistemare i giardini dei loro vicini e in cambio ricevono prodotti dell’orto e vasetti di miele artigianale. Ludovico, un ragazzo riminese di 28 anni, fa piccole manutenzioni, libera mansarde e cantine e spesso invece di ricevere soldi, viene pagato in marmellate, bottiglie d’olio e formaggi. Ludovico ha dichiarato: “Preferirei i soldi, ma a volte fanno comodo anche questi prodotti, così risparmio nel fare la spesa settimanale”.
Il baratto è diventato trendy anche su internet, su tanti siti (ad esempio subito.it, barattopoli.it e ebay.it) si trovano annunci di tutti i tipi. Cercasi macchinina elettrica in cambio di passeggino o uno scooter in cambio di un biliardo!
C’è chi affitta il proprio appartamento ad un prezzo più basso, come Franca Rossi. Il suo inquilino è un artigiano che ha ristrutturato la casa, imbiancato l’appartamento, sistemato elettrodomostici e bagno.
Ci sono anche associazioni su misura come la Banca del tempo che offre uno scambio reciproco di competenze. Nelle tre sedi in tutta la provincia di Rimini, sono a disposizione volontari che offrono esperienza e tempo libero in cambio di un nuovo servizio. Alcuni servizi sono: l’organizzazione di feste, disbrigo di pratiche d’ufficio, giardinaggio e faccende domestiche.
Giogia Spada, titolare del negozio di abbigliamento ‘Le tre Civette’, ha organizzato alcune giornate dedicate al baratto di borse, maglioni, scarpe e pantaloni e ha affermato: “La cosa è molto divertente, ma si deve stare al gioco. Non ci si può sempre guadagnare in un’esperienza come questa. Sarebbe bello organizzare eventi del genere una volta al mese a Rimini. Magari organizzando un evento più in grande, coinvolgendo l’amministrazione e alcune associazioni di volontariato locali”.