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Paese che vai, bandiera...Riccione la snobba, Bellaria bocciata non sa perché

Notizia pubblicata il 08 maggio 2008



Categoria notizia : Turismo


RICCIONE rifiuta la Bandiera Blu. Bellaria la vorrebbe, ma non la ottiene. Paese che vai, usanza che trovi.

«Nel 2007 l'abbiamo ottenuta - spiega Mario Galasso, assessore all'Ambiente riccionese nonchè segretario provinciale dei Verdi - dopo averne semplicemente fatto richiesta. Volevamo dimostrare che é un vessillo inutile. Così quest'anno non abbiamo fatto richiesta, né inoltrato dossier, e non ci é stata attribuita». Risultato? «Basta chiederla per averla. Ma noi preferiamo essere giudicati dai turisti, piuttosto che con questi sistemi». Insomma, il gran rifiuto della Perla Verde.

Ben diversa la situazione a Bellaria .Dove addirittura paventano ricorsi. In questo 2008, per la prima volta dopo 4 anni consecutivi, la città  non ha ottenuto la Bandiera Blu della Fee, Fondazione per l'educazione ambientale. Un riconoscimento di qualità  ecologica che si ottiene attraverso parametri autocertificati. Non solo salubrità  delle acque. Anche raccolta differenziata, educazione ambientale, piste ciclabili ecc. In provincia il vessillo é stato conseguito nel 2008 da Rimini, Cattolica e Misano.

«Non conosciamo ancora le motivazioni del mancato riconoscimento - commenta l'assessore al Turismo di Bellaria, Ugo Baldassarri -. Se siano formali o sostanziali. Di sostanziale, dal 2007 al 2008 non é cambiato granchè. La differenziata permane sul 27%, contro il 5% di varie località  del Sud. Se fossero questioni formali, la cosa sarebbe ancora più grave. Ma a Roma é stato inviato un intero scatolone di materiale. Ci informeremo se sia possibile presentare ricorso». Assessore Loris Galeffi, e la Bandiera Blu? «Abbiamo fatto tutta la procedura, preparato l'intero precorso - continua l'assessore bellariese all'Ambiente -. Dovrebbe venirci confermata anche quest'anno».

Veramente, la notizia é che é stata negata. «Ah sì? Non lo sapevo. Dovremo verificare le motivazioni». Un'idea precisa ce l'ha l'ex assessore all'Ambiente, Rosanna Rizzo (Verde come Galasso), silurata dal sindaco Scenna per divergenze sulla darsena. «Non c'é dubbio - dice - che dal punto di vista ambientale ora vada peggio di prima. Il progetto Agenda 21, l'educazione ambientale, il lavoro per varie certificazioni». E adesso? «Tante cose si sono perse - continua la Rizzo -. Non imputo responsabilità  al mio successore. Ma la continuità  in un assessorato così é fondamentale. Nessuno si é mai preso la briga di chiamarmi per informarsi e proseguire da dove ero giunta io. Per esempio, avevo in corso un accordo con una società  che f ornisce energia elettrica ricavata da fonti 'pulite', per gli edifici pubblici. Il risparmio sarebbe stato 15mila euro l'anno. E' sparito nel nulla». Qualcuno sospetta che lei sia mandante della bocciatura. «Non sapevo niente. Non é il mio stile. La mia prima Bandiera Blu l'ho ricevuta a Roma dal ministro Matteoli, col governo Berlusconi. Faccia lei».

(foto di http://www.flickr.com/photos/blaxjax)