Bandabardò : Ottavio, dalla nascita alla rinascita.
Notizia pubblicata il 28 ottobre 2009
Categoria notizia : Spettacoli
Con “Ottavio – dalla nascita alla rinascita” la Bandabardò calca per la prima volta le tavole di un vero palcoscenico, si affaccia ad un luogo meraviglioso, magico, carico di suggestioni e denso d’attese quale il teatro. E per festeggiare questa iniziazione ha scelto di raccontare le proprie storie non più soltanto attraverso le canzoni, ma con un’autentica scrittura di scena in uno spettacolo di teatro-canzone fatto di parole e musica, in cui la storia si intreccia alle canzoni.
Mercoledì 18 novembre alle ore 21 la Bandabardò farà tappa a Bologna, ospite del Teatro delle Celebrazioni (via Saragozza 234).
I biglietti, al costo di 20 euro (platea), 15 euro (galleria), a cui vanno aggiunti i diritti di prevendita, si possono acquistare presso le prevendite abituali e le casse del Teatro delle Celebrazioni (apertura lun-sab ore 14-19).
Per informazioni: 051 6153370–6153374 (Teatro delle Celebrazioni) oppure 051 241554 (Estragon Shop). www.estragon.it ; www.teatrocelebrazioni.it
LO SPETTACOLO
Isola di Porto Cabagna.
Accolti da un maestro di musica, Oliviero Cartogna (C. Ferrari) e dall' esotica fauna locale (Finaz), un gruppo di naufraghi sbarca sull' isola di Porto Cabagna.
Un re derelitto e sconfitto dal proprio smisurato potere (Orla), una vedova dal fascino amaliante (Nuto), un uomo egoista nonché padre vigliacco e possessivo (Don Bachi), un uomo di mondo rotto a tutte le esperienze (Ramon) e per forza di cose il narratore delle loro avventure (Erriquez) ripercorrono con ricordi e canzoni gli eventi che li hanno condotti sull' isola. Ormai da tempo vivono inseguendo Ottavio e i suoi amori.
Ma chi è Ottavio e soprattutto dov' è finito?
Meglio un viaggio dall' inizio, da quando Ottavio viene battezzato Ottavio.
Nella Commedia dell' Arte così si chiama la maschera dell' innamorato, un personaggio che ha l' innamoramento come unica mansione nella vita. Il nostro eroe seguirà le orme del suo omonimo, in una prima parte di esistenza interamente dedicata ai rapporti umani, alle passioni, all' amore. Un eroe che attacca con le sue armi, la timidezza e l' educazione, il rispetto e un cuore troppo romantico.
Parole e musiche di Bandabardò, Dalida, Brassens e Nino Ferrer.
LA BANDABARDÒ
Con i suoi oltre 1000 concerti e 15 anni di attività la Bandabardò può chiamarsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I loro concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere la Banda stessa. E questo affetto si traduce in grandi numeri ormai non più solo ai concerti, ma negli stessi dati di vendita, che vedono la Bandabardò apparire – sempre meno timidamente – in cima alla classifica dei primi dieci album più venduti della settimana. Ogni album vede comparire il proprio titolo un po’ più in alto in classifica e permane lì un po’ più a lungo del precedente, con risultati inattesi per tutti, per la Banda come per i sempre più increduli addetti ai lavori.
Nel 1993 la band toscana inizia la sua attività suonando in un lunghissimo tour in Italia e in Francia nei locali ma anche per strada. Il primo album, “Il circo mangione” esce nel 1996 ed ottiene un ottimo successo, vincendo anche il Premio Ciampi. Il successo è confermato col secondo album, “Iniziali Bì-Bì”, seguito nel 2000 dall’uscita di “Mojito Football Club”, molto apprezzato dalla critica. L'anno successivo viene pubblicato un altro live, “Se mi rilasso... collasso”, che contiene anche l'inedita “Manifesto”. Ma è con “Bondo! Bondo!” nel 2002 che la band ottiene un successo internazionale con un tour in Spagna, Francia e Svizzera. Dal 2003 entra a far parte della formazione Ramon, ai fiati e alle percussioni, che sostituisce Paolino: dalla nascita del gruppo, questo è l’unico cambiamento nella formazione, a testimonianza della complicità e complementarietà umana prima che artistica esistente tra i membri della Banda. Gli altri componenti sono Orla (chitarra elettrica e tastiera), Donbachi (basso e contrabbasso) e il giovane Nuto (batteria), insieme agli autori del gruppo Erriquez (voce e chitarra) e Finaz (chitarra virtuosa).
“Tre passi avanti”, esce nel 2004. Nello stesso anno viene pubblicata l'autobiografia della Banda, scritta con Massimo Cotto e intitolata “Vento in faccia”, dall'omonima canzone (edita da Arcana). “Vento in faccia” è anche il titolo del DVD che contiene il concerto di apertura del tour per l'ultimo album, a Firenze, oltre a riprese di backstage e messaggi dei fan.
Il 1 settembre 2006 esce “Fuori Orario”, un doppio album di vecchie incisioni, canzoni di repertorio risuonate con nuovi amici e 4 inediti. Il disco è primo nelle classifiche dei punti vendita indipendenti e settimo nelle grandi catene e permane a lungo tra i primi 10 posti.
Gli ultimi quattro anni hanno visto estendersi a macchia d’olio la cartina geografica della Bandabardò, impegnata in lunghe tournée anche all’estero: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Slovenia e persino Chiapas e Canada. L’apertura, l’energia e la curiosità del gruppo lo hanno portato naturalmente a collaborare con innumerevoli altri artisti, sia in studio che sul palco: Daniele Silvestri, Max Gazzè, Paola Turci, Patty Pravo, Francesco Magnelli, i Modena City Ramblers, Litfiba, Sergio Cammariere, Marina Rei, Raiz, Bobo Rondelli, Lina Sastri, Marco Calliari ed infine il grande Tonino Carotone.
Il 5 settembre 2008 esce “Ottavio”, il nuovo album di inediti. Il disco, strutturato come un dramma teatrale, racconta in quattordici brani suddivisi in quattro atti 'vita e opere' dell’antieroe Ottavio che nella commedia dell'arte rappresenta la maschera dell'innamorato. L’album ha visto collaborare come ospiti il cantante spagnolo Tonino Carotone, nel primo singolo “Bambino”, il pianista Stefano Bollani, il maestro Clemente Ferrari e il violinista Adriano Murania. Entrato al settimo posto nella top ten di vendite al momento dell’uscita, ha ottenuto sia il premio Pimi del Mei che il premio SIAE come miglior album indipendente dell’anno.