Festival, palio e fuochi: successo annunciato a Bellaria
Notizia pubblicata il 21 luglio 2009
Categoria notizia : Sagre Feste
MAI VISTA tanta gente nel parco del municipio di Bellaria, tranne forse in alcune felici celebrazioni di Santa Apollonia, patrona della città. Serata finale da stadio e bilancio lusinghiero per la VII edizione del Festival dei Saraceni, organizzato dal comitato Borgata Vecchia, in collaborazione con l’assessorato al Turismo
L’altra sera, di fronte ad una folla numerosa ed entusiasta, si è svolta la terza e ultima serata della manifestazione, con l’inedito clou rappresentato dal Palio dei Saraceni.
Una bella disfida a cavallo — tra cinque destrieri e altrettanti cavalieri — che su un percorso preparato (un ‘otto’ di terra arata all’interno del prato comunale) dovevano centrare degli anelli con le loro lance, mentre cavalcavano su destrieri lanciati al galoppo. Gradito anche il banchetto a tema con kebab, couscous e tè arabo. Successono anche per i mangiafuoco, la danza del ventre, le musiche con strumenti d’antan e compagnie d’armi.
IL PEZZO forte della serata è stato però il palio. Tra gli spettatori il sindaco Enzo Ceccarelli, che in chiusura della manifestazione ha premiato i vincitori del palio congratulandosi per l’esibizione. Chiusura in bellezza con rumorosi quanto spettacolari fuochi d’artificio, che hanno abbassato il sipario su un’edizione del festival, secondo gli organizzatori tra le più riuscite.
Lo conferma il notevole successo di partecipazione, sia da parte dei turisti (forse la maggioranza, seppure poco silenziosa) sia dei bellariesi. Un successo, quello sancito nell’ultima serata, che sancisce il trend in crescita e l’ottima riuscita delle due serate precedenti, aperte dal tradizionale sbarco sulle imbarcazioni storiche con vele al terzo. Il Comune conferma la manifestazione anche per l’estate a venire: «In tanti — recita una nota del palazzo — attendono il Festival come un classico dell’estate e l’evento si propone come un importante punto di riferimento anche per le gli anni a venire».
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