Bagnini e albergatori uniti per rilanciare aeroporto Ridolfi
Notizia pubblicata il 24 novembre 2008
Categoria notizia : Turismo
BAGNINI e albergatori, non sempre sono d’accordo sulle strategie del turismo. Anzi, spesso hanno posizioni contrapposte. Ma su una cosa concordano: per rilanciare l’aeroporto di Forlì si deve dare maggiore spazio ai privati. E’ questo il loro parere espresso in merito alla polemica sviluppatasi in questi ultimi tempi sul futuro dell’aeroporto forlivese, fermo restando che già per conto suo la Ryanair ci ha già pensato a dare un duro colpo abbandonando il Ridolfi per lo scalo di Bologna.
Dopo le prese di posizione di Giancarlo Barocci (Adac) e Gianni Della Motta (Asshotel), anche gli operatori di spiaggia chiedono un passo indietro dei politici e rivendicano un maggior ruolo degli imprenditori.
IL PRESIDENTE della coop esercenti balneari di Cesenatico (112 iscritti) Simone Battistoni, di Cesenatico, dice: «In un periodo in cui l’economia turistica è in affanno, noi privati dobbiamo fare la nostra parte, tuttavia le infrastrutture sono di competenza pubblica. Del resto ai problemi dell’aeroporto di Forlì sono legati a doppio filo anche quelli dei collegamenti viari, ma è impensabile che entrino gli imprenditori in questo ambito, perché finiremo per farci da noi persino le strade. Pertanto la struttura aeroportuale deve rimanere pubblica, ma la gestione e le strategie devono avere una matrice privata, che sicuramente farebbe tornare meglio i conti o comunque limiterebbe il passivo. Siamo d’accordo con Barocci e Della Motta, nel senso che se gli amministratori pubblici vogliono un intervento più consistente degli operatori privati che fanno turismo, i politici devono dare più spazio agli operatori e garantirgli un referente nella stanza dei bottoni. Diversamente non si giustificherebbe un nostro investimento. Al “Ridolfi” occorre una razionalizzazione delle spese, un’azione di tagli agli sprechi ed un nuovo approccio finalizzato ad una gestione con criteri manageriali. Noi ci siamo, ai politici spetta il compito di lanciare un messaggio chiaro in tal senso».
DAL CANTO suo, Massimo Bondi, presidente della Cooperativa dei bagnini di Gatteo a Mare e Villamarina (45 stabilimenti associati), chiede un “Ridolfi” efficiente: «I voli aerei sono il presente ed il futuro del turismo, per questo riteniamo che tutte le categorie debbano essere presenti all’interno dell’aeroporto di Forlì. Sono d’accordo con gli albergatori ed i colleghi bagnini di Cesenatico. Per rilanciare lo scalo forlivese è essenziale voltare pagina, portare un nuovo corso e consentire a noi operatori di avere un ruolo attivo. Vogliamo un referente all’interno del “Ridolfi” con le mani veramente libere, per fare gli interessi del turismo. Con questi presupposti, noi siamo disponibile a fare la nostra parte e ad investire in un progetto di riqualificazione, mirato a portare nuovi vacanzieri sulla nostra costa».
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