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Badanti con 'certificato di garanzia' Avviati corsi di formazione a Castel Bolognese, Brisighella e Casola

Notizia pubblicata il 05 dicembre 2007



Categoria notizia : Cultura


NASCE a Castel Bolognese un corso professionale per badante. Il piccolo comune faentino mette in campo un'iniziativa (non nuova sul territorio nazionale) rivolta a quante vengono da paesi comunitari e no, alla ricerca di lavoro e che lo trovano nella figura, tutta occidentale, della 'baby sitter per anziani'.

Dal Comune di Castel Bolognese, arriva infatti l'istituzione di un corso di formazione per badanti rivolto alle donne straniere. «La presenza nel territorio di un elevato numero di assistenti familiari provenienti dall'estero - commenta l'assessore ai servizi sociali, Domenico Sportelli - costituisce un fatto di rilievo nel difficile panorama dei servizi sociali rivolti alla popolazione anziana.

Considerata la funzione che svolgono, volta a migliorare la qualità  della vita delle persone accudite, le badanti sono da considerare una vera e propria risorsa che si riflette anche sulla condizione stessa di benessere delle famiglie». Spesso chi é impegnato in queste attività  é in una situazione lavorativa precaria, oltre ad avere spesso problemi con i permessi di soggiorno, al loro livello professionale, alla mancata conoscenza degli stili di vita degli anziani; senza dimenticare il rischio di aspetti di 'contiguità ' con pratiche poco trasparenti e forse illegali.

Â«àˆ PER QUESTO - continua Sportelli - che abbiamo insistito affinchè i Servizi sociali associati del Faentino promuovessero iniziative di formazione rivolte a loro, con lo scopo di affrontare il tema della professionalità  nella loro azione di trattamento delle persone anziane, ma anche i problemi legati al proprio inserimento sociale nel territorio». La gestione dei corsi é stata affidata alle Aziende di servizi alla persona e sono in attuazione. Per quanto riguarda Solidarietà  insieme, l'Asp in fase di costituzione fra le ex Opere pie di Castel Bolognese, Brisighella e Casola Valsenio, i corsi sono stati avviati nelle rispettive sedi e stanno riscuotendo un notevole successo.

«Fino a oggi - spiega l'assessore - partecipano complessivamente 59 assistenti familiari, così suddivise: 23 a Castel Bolognese, 19 a Brisighella, 17 a Casola Valsenio. Le badanti provengono da Romania (18), Moldavia (15), Ucraina (14), Brasile, Zalau, Polonia, Bielorussia, Russia, Ilesala India, Bulgaria, Marocco e Sri LanKa; tre donne non hanno indicato la nazione sulla domanda di iscrizione». L'assessore Sportelli conclude con una considerazione generale: « Crediamo che questa iniziativa e quelle che dovranno seguire diano un contributo alla trasparenza di una funzione molto utile alle famiglie, fornendo loro una maggiore garanzia sulle credenziali delle persone cui affidano la cura dei propri anziani.

Per offrire un servizio completo, si dovrebbe anche istituire un 'servizio di tutela' affinchè i rapporti tra famiglia e badante sia regolarizzato. Il Comune dovrebbe anche favorire il ricongiungimento dei familiari delle badanti. In questo modo il Comune, diventerebbe oltre che supervisore, affinchè le badanti non si trasformino a tutti gli effetti in manodopera a buon mercato; sarebbe per altro anche un esempio di vera integrazione».
(photo by obbino)