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Aziende alla Fiera Enada di Rimini
Notizia pubblicata il 19 marzo 2010
Categoria notizia : Eventi
Quest’anno oltre 400 aziende e gestori del settore sono presenti alla manifestazione in fiera. Ai primi posti, in questa edizione è il gioco sempre più diffuso del poker. Questa mattina saranno ospiti in fiera (allo spazio allestito da Bigpoker.it) alcuni giocatori ed accaniti pokeristi d’eccezione: i calciatori del Bologna, con cui tutti gli appassionati si potranno sfidare.
Presto in Italia (gli addetti ai lavori prevedono entro la fine di quest’anno) prenderà il via la nuova frontiera del gioco, la videolotteria. Saranno installate nei casinò ed ambienti dedicati 60mila videolotterie. Sono stati quindi presentati ieri a Enada i corsi di formazione per i nuovi “manager dei giochi”.
La Dea della fortuna non è in crisi!
E’ stato un anno da primato. La crisi stimola al gioco. Nel 2009 quasi 55 miliardi sono stati spesi su macchinette, videopoker e scommesse. Oggi in Italia ci sono 350mila giochi automatizzati in oltre 100mila esercizi pubblici come sale giochi, pub, bar, negozi specializzati e centri commerciali. Non a caso la fiera dedicata al mondo dei giochi e dell’intrattenimento sta vivendo un’edizione da record a dispetto di altre manifestazioni, grazie al forte interesse nel settore.
Il giro d’affari originato da giochi e scommesse nel 2009 ha raggiunto i 54,4 miliardi di euro (pari al 3,5% del Pil nazionale) con un incremento equivalente al 14,4% rispetto all’anno precedente. Gli Italiani si mettono sempre di più nelle mani della fortuna, è stimato infatti dal presidente di Eurispese Gian Maria Fara, che nel 2010 il fatturato possa salire fino a 58 miliardi visto che solo nel mese di gennaio fra videopoker, scommesse ed altri giochi automatizzati, in Italia sono stati spesi 5.224 milioni di euro (il 15,5% in più in paragone al gennaio 2009). Non c’è da meravigliarsi quindi se il numero di macchinette aumenta a dismisura (soprattutto dopo le ultime norme che hanno fatto luce su quali sono i giochi regolari e certificati e quali no).
Il presidente dell’associazione di riferimento del settore, Sapar, che riunisce 1200 imprese, Raffaele Curcio avrebbe dichiarato: “NEI PERIODI di difficoltà come questo, ci si affida di più alla sorte e quindi al gioco che promette delle vincite. Notiamo un aumento delle giocate anche da parte di persone che solitamente non frequentano l’ambiente”. La febbre da gioco sale, nessuno fra anziani, studenti, casalinghe ed operai rinuncia a sfidare la sorte!