
Avatar, il kolossal new age. Anteprima a Roma la settimana scorsa. In settimana a Rimini
Notizia pubblicata il 11 gennaio 2010
Categoria notizia : Spettacoli
Presentato ieri (venerdi) in anteprima a Roma Avatar, il film di Cameron che debutta venerdì nelle sale in 800 copie. Nella pellicola questa volta gli alieni siamo noi. Uno strano originale effetto che però dura poco. Perchè in questo mega-film che guarda alla cultura new age, all’animismo delle religioni primitive, alla natura come la vedevano i romantici, infine gli umani escono fuori per quello che sono sempre stati.
Ovvero cattivi e spietati specie quando si tratta di sfruttare, di fare profitto. Un po’ tutta qui la storia che racconta Cameron che forse, avendo mancato l’appuntamento con lo spazio (era candidato a partire come astronauta per la Soyuz prima che l’11 settembre sconvolgesse tutto), ha voluto ricreare l’approdo a un mondo lontano dalla terra dove tutto è simile e diverso. Infatti, il vero protagonista del film più costoso della storia del cinema applaudito ieri mattina alla prima stampa romana è alla fine Pandora, vale a dire il pianeta dove gli umani sono approdati per sfruttare le miniere di un prezioso minerale.
Forte di una tecnologia straordinaria il regista di 'Titanic' ha ricreato, senza risparmiarsi e risparmiare, interamente un mondo. Alberi alti 800 metri, uccelli simil-draghi, insetti spaventosi, fauna ipercolorata ed enorme e anche montagne sospese che ricordano quelle dipinte di Magritte. E altro vero miracolo di Avatar la rappresentazione di questo popolo, i Nàvi, che mette al centro di tutto una natura con la quale comunica in grande armonia. Alti oltre tre metri, di colore azzurro con striature tigrate, i Nàvi sono in tutto e per tutto credibili e hanno anche una loro lingua (creata da zero da Cameron con il linguista Paul P. Frommer). E sono proprio i Nàvi forse la vera sfida tecnologica di questo fantasy-kolossal che ha l’ambizione di essere un punto di svolta nel cinema. Grazie alla 'performace capture’ i personaggi realizzati in Avatar con la computer grafica sono infatti interpretati da attori veri che danno espressione e movenze a corpi virtuali di fattezze diverse, ma tutto alla fine sembra iper-vero.
Si entra nel mondo fantastico di Pandora attraverso gli occhi di Jake Sully (Sam Worthington), ex Marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle, che viene reclutato per viaggiare fino all’avamposto umano di questo pianeta. Jake farà parte del cosiddetto programma Avatar, attraverso il quale 'piloti’ umani collegano la loro coscienza a un corpo organico controllato a distanza. Jake insomma approderà sul pianeta di Pandora nel corpo di un Nàvi, un corpo, tra l’altro, che darà all’ex marine l’ebbrezza dell’uso delle gambe. Qui Jake si infiltrerà tra i nativi che sono ormai diventati l’ostacolo maggiore per l’estrazione del minerale. Ma una bellissima donna Nàvi, Neytiri (Zoe Saldana), che lo aiuta ad ambientarsi nel pianeta e a farlo diventare un vero indigeno, cambierà tutto il suo destino fino alla rivolta finale di Jake verso la sua stessa razza. Nel cast del film anche Sigourney Weaver nel ruolo di Grace, un’illuminata scienziata, e Stephen Lang nel ruolo del colonnello dei marines.