Nella scuole é suonata la protesta Autogestione in molti istituti riminesi, la Polizia per ora resta a guardare
Notizia pubblicata il 28 ottobre 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
SVEGLIA prima dell'alba, per essere a scuola già alle 6 e iniziare l'autogestione. Con tanto di polizia, che ha fermato e identificato alcuni studenti.
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Negli istituti a rischio per ora tutto tace
Era nell'aria la protesta delle scuole riminesi contro il decreto del ministro Gelmini, e ieri mattina dalle parole molti studenti sono passati ai fatti. Dai licei Serpieri e Einstein, all'Einaudi e all'istituto per geometri Belluzzi, ieri nelle scuole si sono susseguiti incontri, assemblee e protesta.
E da oggi anche altre scuole, come l'Itis Leonardo da Vinci, il Valgimigli e altre, dovrebbero unirsi a quelle già in protesta. Una protesta, per ora, assolutamente pacifica, anche se nella giornata convulsa di ieri non sono mancati momenti di concitazione. Come al liceo Einstein, dove ieri mattina alcuni studenti, arrivati alle 6 a scuola con l'intenzione di autogestire, hanno dovuto fare i conti con gli agenti della Digos, che hanno fermato e identificato alcuni ragazzi.
Gli studenti, entrati da una porta secondaria, sono riusciti comunque a entrare nell'istituto, e al preside Giuseppe Prosperi non é restato altro da fare che lasciare che l'autogestione continuasse. I ragazzi, organizzatissimi, dopo aver appeso alle finestre gli striscioni contro il ministro, hanno organizzato un vero e proprio servizio d'ordine, e distribuito un volantino con le norme di comportamento da rispettare durante l'autogestione. «Ma non abbiamo interrotto le lezioni – assicura uno dei rappresentati d'istituto degli studenti, Pietro – Chi vuole in questi giorni può continuare comunque a far lezione, se crede, con i docenti». Ieri mattina, a dire il vero solo alcune quinte e un altro paio di classi hanno fatto scuola normalmente. Tutti gli altri studenti hanno organizzato assemblee e incontri per discutere della riforma Germini. « Assemblee a cui hanno partecipato anche molti docenti», spiega Davide.
Diversa la situazione al Serpieri, dove ieri molti studenti non sono entrati, intenzionati a fare autogestione (si pensava anche di occupare la scuola). Sul posto sono arrivate anche le forze dell'ordine. Solo dopo un lungo dibattito fuori dalla scuola, e le ‘trattative' con la preside, i ragazzi sono quasi tutti rientrati. Ma niente lezioni: anche qui ci sono state assemblee e incontri sul decreto Gelmini. E oggi l'autogestione proseguirà con altri incontri nelle classi.
Lo stesso é avvenuto ieri anche all'istituto per geometri Belluzzi, dove quasi tutti i ragazzi (oltre 500 su 600) sono rimasti fuori da scuola, e dopo una riunione (al campo di calcetto...) hanno cominciato a fare incontri su incontri. Ieri, in mattinata, i ragazzi hanno consegnato al preside Alessandro Gaspari una lettera per annunciare l'autogestione, che comincerà dopo l'assemblea di questa mattina. Da ieri é autogestito, anzi occupato anche l'Einaudi. Qui un gruppo di studenti ha dapprima bloccato le lezioni con l'intenzione di occupare. Solo un ragazzo su 10, alla fine, é entrato regolarmente in classe, mentre gli altri 450 studenti, dopo un'assemblea in palestra, hanno iniziato l'autogestione. E nel pomeriggio, nonostante il tentativo di dissuaderli da parte del preside Ivano Tomassoni, hanno deciso addirittura di occupare l'istituto.
Oggi dovrebbe iniziare l'autogestione anche all'Itis e in altre scuole