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Nasce a Cattolica la prima scuola per 'buttafuori' di professione Oltre alla difesa personale, si insegna anche psicologia e legalità 

Notizia pubblicata il 03 aprile 2008



Categoria notizia : Turismo


NASCERA' a Cattolica la prima scuola ufficiale per la formazione professionale, legale, psicologica e medica per i cosiddetti «buttafuori». E' nata a dicembre l'associazione Fios (federazione internazionale operatori della sicurezza) su iniziativa di cinque operatori cattolichini, esperti nel settore della difesa personale ma anche di legalità  e sicurezza.

«L'associazione é nata - spiega il presidente Alex Bruscaglia (nella foto insieme a due cofondatori di Fios) -_ per far fronte alla grave e persistente carenza di formazione in ambito professionale dell'operatore di sicurezza, il più comune buttafuori. Ma abbiamo notato anche un vuoto legislativo in materia di sicurezza privata - precisa il presidente - . Inoltre abbiamo già  partner importanti che ci sostengono.

La Confimpresa di Bologna vuol già  partire con corsi di formazione tenuti da noi proprio nella provincia di Rimini. Confimpresa ci appoggia come referenti della sicurezza per la Regione Emilia-Romagna già  all'avanguardia su questa materia in seguito alla legge regionale del 4 dicembre 2003».

Un'occasione dunque di professionalità  ma anche di promozione e pubblicità  per tutta la città  ed anche naturalmente un'occasione di lavoro e imprenditorialità  per i cinque giovani fondatori, tutti di Cattolica e Misano.

«NOI VOGLIAMO portare professionalità  nel mondo della sicurezza personale e non solo - spiega Bruscaglia - abbiamo gà  due tecnici esperti come Paolo Russo e Renato Nicolini (gli altri due cofondatori sono Lorenzo Nardella e Marco Parisi) ma collaboriamo già  da anni con le forze dell'ordine in corsi di tecniche operative di intervento. I corsi, comunque, non avranno solo un fondo pratico ma anche teorico per fornire un supporto medico ed ogni tipo di competenza ad un operatore capace di essere qualificato ed in grado di intervenire nei casi più disparati. Casi come ad esempio malori causati da droghe, alcool, malattie personali ed anche per tenere un eventuale colloquio pratico, pacifico ed educativo (dunque anche ben disposto anche psicologicamente) in caso di teen-ager esagitati o quant'altro.

COME D'ALTRONDE impone la legge in materia di referente della sicurezza. Inoltre - conclude Alex Bruscagluia - formeremo i futuri operatori anche ad una piena e costruttiva collaborazione con le stesse forze dell'ordine. L'operatore non deve mai in nessun caso sostituirsi alle forze dell'ordine ma deve collaborare con tutte le forze dell'ordine presenti».

(foto di http://www.flickr.com/photos/andy_bernay-roman)