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Pesaro Ecco 'L’Atlante delle immagini' 'Mnemosyne' alla Pescheria

Notizia pubblicata il 07 giugno 2009



Categoria notizia : Eventi


UN ATLANTE figurativo che contiene migliaia di fotografie composte e messe insieme con sapienza, una serie di tavole costituite da montaggi fotografici che assemblano riproduzioni di opere diverse: testimonianze di ambito soprattutto rinascimentale - opere d’arte, pagine di manoscritti, carte da gioco e altro -

ma anche reperti archeologici dell’antichità orientale, greca e romana e testimonianze della cultura del XX secolo: ritagli di giornale, etichette pubblicitarie, francobolli. «Mnemosyne» - L’Atlante delle immagini», a cura di Camilla Boemio, critica d’arte contemporanea e «blogger», è una mostra che propone l’attualizzazione e la reinterpretazione in chiave contemporanea dell’omonimo testo cult dello storico dell’arte Aby Warburg, opera mai ultimata e ancora oggi avvolta da un’aura di mistero e di conseguente fascinazione.
NEL «Bilderatlas», l’Atlante figurativo, le immagini sono oggetto privilegiato di studio in quanto modo immediato di «dire il mondo» e il luogo in cui più direttamente precipita e si condensa l’impressione e la memoria degli eventi, dotate come sono di un primordiale potere energetico e di evocazione: grazie alla loro vitalità espressiva le immagini costituiscono i principali veicoli e supporti della tradizione culturale e della memoria sociale che può essere «riattivata e scaricata» in certe cisrcostanze. «Mnemosyne» vuol dunque essere una macchina, una specie di gigantesco condensatore che raccoglie tutte le correnti energetiche che hanno animato e animano la memoria d’Europa con l’obiettivo di illustrare i meccanismi di tradizioni, di temi e figure dall’antichità orientale e greco-romana all’attualità, in particolare con la ripresa di moti, gesti e posture che esprimono l’intera gamma emozionale, dall’aggressione alla difesa, dal sacrificio al lutto, dalla malinconia all’estasi e al trionfo e a tutto il resto della gamma.

Per realizzare tutto questo la curatrice della mostra Camilla Boemio ha scelto artisti internazionali e nazionali: Steven Klein, Biorn Melhus, Candice Breitz, Christelle Lheureux, Klaus Thymann, Clemens von Wedemeyer, Gaston Ramirez, Feltrin, Tony Oursler, Guido Van Del Werve, Richard Kern e poi Andrea Dojmi, Stefano Graziani, Nico Vascellari e il gruppo Alterazioni Video. La mostra presenta anche i lavori video degli ultimi anni più pertinenti al concetto analizzato. Molte le opere inedite, fra cui «Smother» di Luis Gispert e «Romantic delusions» di Jesper Just e, novità italiana, «The Soft Epic, or: Savages of the Pacific Wes», di Nadia Hironaka e Matthew Suib, di cui c’è anche «Purified by the fire».

«MNEMOSYNE - L’Atlante delle immagini» sarà inaugurata a Pesaro il 13 giugno (alle ore 18) e resterà aperta fino al 28 giugno al Centro d’Arti Visive «Pescheria», che cura l’organizzazione e realizza anche il catalogo, e nella Chiesa della Maddalena. L’ingresso è libero l’apertura è prevista tutti i giorni dalle 17,30 alle 20 e dalle 21 alle 23. Per informazioni: Centro Arti Visive «Pescheria» 0721 387651; www.centroartivisivepescheria.it.

photo by http://www.flickr.com/photos/szalmo