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Regione in prima linea per promuovere la cultura
Notizia pubblicata il 09 febbraio 2010
Categoria notizia : Eventi
Arte e cultura sono sempre andate di pari passo in una regione come il Veneto, attraversata da cinque ceppi linguistici differenti e legata in modo viscerale ad ognuno di essi. L’appartenenza e il legame con la lingua veneta è confermata dalle tante iniziative culturali ed editoriali tese a legittimare l’identità linguistica della regione, e che, soprattutto in questi ultimi anni, sono sfociate in moltissime pubblicazioni.
La grande riscoperta delle identità storico-linguistiche è stata addirittura sancita di recente da una legge della Regione Veneto volta alla valorizzazione, alla tutela e alla diffusione della Lingua Veneta. Questo a testimonianza anche del grande coinvolgimento delle istituzioni locali per promuovere e far rinascere la passione per l’arte e la cultura nel territorio, luogo che ha visto passare di qui molti tra i più grandi esponenti, sia della pittura, che della letteratura italiana.
Molte le iniziative promosse dalla Regione Veneto, per assicurarsi che questo primato costruito nel tempo non decada sotto i colpi dell’indifferenza. Il Comune di Padova, i Musei Civici e 24 ORE Motta Cultura in collaborazione con la Regione del Veneto, presentano la grande mostra “Caravaggio Lotto Ribera. Quattro secoli di capolavori dalla Fondazione Longhi a Padova” con più di cinquanta opere provenienti dalla Fondazione Roberto Longhi di Firenze. La mostra, aperta il 19 novembre 2009, durerà fino al 28 marzo 2010 nelle Sale per esposizioni temporanee della sede dei Musei Civici agli Eremitani di Padova.
L’esposizione ricostruisce le tappe dell’avventura collezionistica di Roberto Longhi (1890-1970), attraverso un percorso espositivo che comincia dal Duecento; grande rilievo occupano gli esempi della pittura bolognese del Trecento, mentre maestri come Dosso Dossi, Lorenzo Lotto e Lambert Su Sustris testimoniano gli intensi scambi culturali fra i maggiori centri artistici italiani tra Quattro e Cinquecento.
Durerà fino al 7 marzo 2010, invece, presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, la mostra dedicata a Zoran Music, pittore di origini dalmate che trascorse molto tempo nella città lagunare che fu per lui grande fonte d’ispirazione. Nella sede di Palazzo Franchetti, l’esposizione, curata da Giovanna Del Bon, celebra il centenario della nascita dell’artista e conta più di ottanta opere. La mostra è articolata in un percorso di otto nuclei che raccontano l’evoluzione esistenziale e poetica dell’artista: Le Origini (1935-1949); Il Viandante (metà anni ’90), Venezia, ancora (anni ’80 e ’90); Figure Grigie (fine anni ’90); “Sono dovuto tornare a Dachau” (anni ’70); Lo spazio intenso (anni ’90); Variazioni in Ida e Autoritratto (anni ’80 e ’90); Il Doppio ritratto (1983–2001).
Toccante il frammento “Sono dovuto tornare a Dachau”, dove Music rivive l’esperienza tragica della sua deportazione durante la seconda guerra mondiale, mentre grande intensità trasmettono anche le “Figure grigie” degli anni Novanta e le opere ispirate dalla moglie Ida. Ritorniamo nella città di Padova, dove un’altra iniziativa, interessante ma soprattutto originale, è nata dalla collaborazione tra il Museo Diocesano di Padova e il Messaggero di Sant’Antonio nel marzo 2002, nonché della Fondazione Mostra Internazionale dell’illustrazione per l’infanzia “Stepan Zavrel” di Sàrmede. Rivolta al mondo dei bambini e dei ragazzi, questa rappresenta l’unica manifestazione nel campo dell’illustrazione per l’infanzia dedicata a tematiche legate alle tradizioni religiose, realizzata nel nostro paese.
Il tema della V edizione della rassegna, che vede la partecipazione di affermati illustratori italiani e stranieri noti nel panorama editoriale internazionale, sarà “Terra”, la nostra madre terra, considerato il più sacro e divino tra gli elementi. Un’iniziativa che riscuote sempre grande successo nell’ambito scolastico, e che quindi raggiunge lo scopo di indirizzare le nuove generazioni verso l’amore per l’arte e per la cultura, che questa regione non ha mai abbandonato.