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Gaggio miraggio e il paese viaggia nel tempo e nello spazio

Notizia pubblicata il 28 luglio 2009



Categoria notizia : Sagre Feste


LA MUSICA, di tutti i generi, adatta ai grandi e ai piccini, da ballare o solo da ascoltare, scatenata o d’atmosfera, per portare, nella familiare cornice del nostro Appennino, pezzetti di mondi lontani.

Ecco il tema scelto quest’anno per la sagra ‘Gaggio miraggio’, l’ormai tradizionale appuntamento che ha attirato lo scorso fine settimana migliaia di persone a Gaggio, al grido di ‘Musica, maestro!’. Dal tramonto fino a notte fonda i visitatori a piedi lungo i viottoli del borgo medioevale, che salgono ripidi fino alla suggestiva rocca, hanno viaggiato nel tempo e nello spazio. Un percorso musicale che li ha portati dall’America anni ’30 alla Roma degli stornelli, dal calore del Sud America alla spiritualità delle note gospel, dalle sonorità country del cortile Tanari alla dolcezza dei violini classici, per poi tornare a casa nostra, tra le fisarmoniche della Filuzzi nel parco comunale ‘La cà del liscio’.

Accanto a gruppi e band di professionisti, come il quartetto jazz che si è esibito in via Giordani e i Combo Marianao, grandi protagonisti della serata latina nell’angolo ‘El Rincon latino’, a intrattenere il pubblico della festa anche i giovani e i giovanissimi di Gaggio e dintorni. Sul palco della piazzetta Albergati la gioventù di Gaggio, in abiti caraibici, ha messo in scena divertenti sketch e coreografie dal sapore latino. Nell’area vicino all’asilo i più piccini hanno rievocato le atmosfere del piccolo coro dello Zecchino d’Oro. E nel palco allestito davanti al sagrato della chiesa giovani allieve delle scuole di danza locali hanno interpretato, attraverso passi di danza, le colonne sonore dei film più celebri e amati.

IL ROCK, infine, ha riecheggiato a Cà del Ponte e al parco di Villa Zanini, dove sono stati proiettati i video di concerti di famosissime star. Numerosi punti ristoro e locande hanno offerto ai visitatori gustose soste tra un concerto e l’altro. Tra i più gettonati i cibi tipici della montagna, come i ciacci e le frittelle di farina di castagna e le zampanelle, ma anche le più classiche crescentine, tigelle e polenta. A completare le attrazioni anche la mostra di vecchi strumenti per la riproduzione del suono, il mercatino delle cose usate e tante bancarelle.

foto by http://www.flickr.com/photos/jmanners/